1. Mio suocero – 3° Cominciare sul poggiolo


    Data: 03/12/2021, Categorie: Erotici Racconti Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Voyeur Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... una pausacaffè e perciò risposi.
    
    Finita l’inopportuna chiamata, mi catapultai fuori, ma vidi i due già là in fondo, davanti alla loro stanza e, francamente, non mi sembrava dignitoso inseguirli.
    
    Così me ne andai alla macchinetta, da sola, mi presi un caffè e mi girai col bicchierino in mano verso la finestra, a contemplare estasiata un giovane camionista con un fisico da appassionato di palestra, facendo pensieri davvero poco dignitosi per una donna sposata.
    
    «Cosa guardi?» Sussultai, richiamata dalle mie fantasie, dal tono imperioso. Mi girai di scatto e urtai Stefania, che mi era venuta proprio dietro per abbaiarmi -carognamente!- la sua domanda nell’orecchio.
    
    Nell’urto, uno schizzo di caffè cadde al suolo, ma… «Guarda cos’hai fatto, stupida! Mi hai macchiato le scarpe! Svelta, puliscimele, prima che mi restino macchiate…» Ero confusa, non sapevo cosa fare, poi «Aspetta. Vado in ufficio a prendere i fazzolettini…» Lei mi guardò, con occhi cattivi «E no, cretina: tempo che vai e vieni, le scarpe scamosciate assorbono il caffè. Dai, lecca via le macchie di caffè!» «Ma… ma io…» Vidi la sua espressione adirata e… «Dai, va bene, levatele e passamele che le pulisco come vuoi tu…» «E sì, ...
    ... che io adesso mi levo le scarpe per fare i tuoi comodi: ti voglio in ginocchio, china a leccarmele!»
    
    Trasecolai, mentre però mi sentivo turbata, come se un qualcosa mi stringesse la gola: «Ma… qui? Nel corridoio?» Stefania capì che mi ero arresa e… «Ti vergogni qui nel corridoio eh, stupida? Va bene, per questa volta andiamo lì nel ripostiglio, dai!»
    
    E così entrammo nel bugigattolo e lei,tirandomi i capelli, mi fece inginocchiare, mi fece abbassare il capo fino al pavimento e poi mi mise la prima scarpa davanti alla bocca: «Avanti, lecca!» ed io, con una strana eccitazione, leccai la tomaia del suo decolté. Quando giudicò pulita la prima scarpa, mi propose la seconda ed io, ormai in uno stato di delirio erotico, mi avventai a slinguazzarla tutta. «La scarpa va bene… -disse quasi a malincuore- … ma alcune gocce mi son finite sul piede, leccalo!» Ed io, ormai soggiogata, le sfilai la scarpa e cominciai a lambirle il piede.
    
    «Ho sentito una goccia colare dentro: è finita tra le dita, succhiamele!» Ormai plagiata feci come la mia tiranna comandava. Qualche lampo mi informò che l’altera Stefania aveva fotografato la mia prestazione e la cosa, al di là del disturbarmi, mi eccitò ancora di più. 
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