1. Eli e Silvì due sorelle ed un’estate calda 16


    Data: 24/11/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti 69, Dominazione / BDSM Autore: PiccolaElisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... Giammarco:”chi? Il mare?” Aveva ragione, ma volevo farli impazzire, mi alzai e mi voltai slacciai i tre bottoni e piegandomi in avanti la feci scivolare fino ai piedi. Le loro mani iniziarono a toccarmi erano eccitati si sentiva dalla frenesia delle loro mani e dal loro respiro. Pur di lasciarli fare tesi bene le gambe e le divaricai un pò in segno di totale disponibilità, posai le mani sul tavolino davanti a me e mi gustai la loro eccitazione. Stefano si inginocchiò davanti al mio sedere, lo baciò lo leccò e mi diede un morso, afferrò dai lati il peri e le fece scendere, lasciandomi con la figa oscenamente esposta alla loro vista. Non so cosa mi prese quella sera, ma nonostante non ci avessi mai pensato ad una cosa a tre poi sopratutto con due conosciuti poche ore prima era come se il mio corpo l’avesse sempre desiderata. Stefano iniziò a leccarmi la figa tenendomi le mani sul sedere. Ci sapeva proprio fare il tipo, leccava divinamente, anche se per quanto ero eccitata credo che in qualsiasi modo mi avesse leccata sarei impazzita. Giammarco mi si parò davanti, alzai la testa che avevo penzoloni scossa dalla lingua dell’amico, lo guardai mentre si sbottonava i pantaloni, non aveva già le scarpe, si levò i pantaloni rimanendo in boxer, non so come il cazzo riuscisse a restare dentro era cosi duro che sembrava volesse strappare la stoffa. Si abbassò i pantaloni e fece uscire un cazzo niente male, era largo, non eccessivamente lungo, ma con una cappella grande rossa e con una ...
    ... gocciolina che già gli usciva, lo prese in mano e me lo diresse alla bocca, non feci alcuna resistenza, spalancai la bocca ed iniziai a succhiarlo. Ero piegata a novanta gradi mentre uno mi leccava la figa e l’altro mi scopava letteralmente la bocca facendo avanti e dietro con il bacino facendomelo arrivare fino in gola. Stefano si staccò cosi riuscii finalmente ad avere un attimo di lucidità, Io:”andiamo giù” Questa volta non dissero nulla, ci dirigemmo al piano di sotto, entrati nella stanza lanciai la gonna ed il peri e mi sfilai la maglia ed il reggiseno rimanendo completamente nuda, Stefano:”che troia” Quell’esclamazione mi mandò in estasi, era come trovarmi in una delle mie fantasie, ma questa volta non volevo essere solo usata come quando sognavo sotto la doccia, volevo essere una troia. La stanza credo non fosse la sua, forse dei genitori, un letto matrimoniale moderno senza pediera ed una parete a tutto specchio, vedermi mentre mi spogliavo era ancora più eccitante. Giammarco levò il copriletto mentre Stefano si era avvicinato e mi succhiava i capezzoli quasi facendomi male mentre con un mano mi stringeva una natica. Giammarco si avvicinò, ma ve l’ho detto ora volevo essere una vera troia, mi inginocchiai davanti a loro gli abbassai la zip dei pantaloni e appena ebbi davanti i loro cazzi, senza che nemmeno fecero a tempo a levarsi totalmente i pantaloni li presi in mano e iniziai a turno a succhiarli stando ben attenta a fissarli dritti negli occhi, leccavo tutta ...
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