1. Eli e Silvì due sorelle ed un’estate calda 16


    Data: 24/11/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Racconti 69, Dominazione / BDSM Autore: PiccolaElisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... tutto cozzava con la mia vita da reclusa, ma con il beneficio di allenare corpo e mente. Era un venerdì sera e mi arrivò un messaggio di Eduard, io ero in camera a guardare la tv, quella sera avevo deciso di non uscire, nel pomeriggio ero andata a correre e tra la corsa e una “doccia” interminabile ero stremata. Presi il telefono credendo in un messaggio di qualche amica di facoltà che mi rimproverava della mia assenza e rimasi interdetta a leggere il suo nome. Mi chiedeva che fine avessi fatto, perché non andavo più in palestra ecc… non sapevo cosa rispondere. Sparai che avevo deciso di dedicarmi allo studio, ma lui iniziò ad incalzarmi chiedendomi perché ero fuggita quella sera del locale ecc… non mi andava più di rispondergli, un pò non volevo dargli soddisfazioni, un pò volevo fare la tipa impegnata. Mi chiese anche dove fossi, gli dissi che stavo a casa appena rientrata dopo un aperitivo e che avevo appuntamento più tardi con delle amiche, Eduard non mollava e mi chiese se mi andava di vederlo, e nonostante le mie mille scuse mi incastrò dicendomi che era a 100 metri da casa. Gli dissi dammi dieci minuti e scendo, saltai dal letto ed iniziai a vestirmi, dovevo mantenere la parte. In 10 minuti fui pronta, legai i capelli in una coda di cavallo, una mini leggera rosa cipria, ed un top di filo bianco con un reggiseno push con scollo a barca che lasciava scoperta una spalla il tutto su dei tacchi non troppo alti, che con l’aggiunta dell’olio idratante che avevo messo sulle ...
    ... gambe era il colpo finale. Non credete che presi velocemente le cose nell’armadio, era già tutto pronto, avevo deciso l’outfit per uscire con delle amiche che alla fine avevo appeso. Mentre davo gli ultimi ritocchi al trucco mi squillò il cell, “che piano?” Io:” terzo, ma perché?” Non ricevetti una risposta, ma aprendo la porta me lo ritrovai avanti. Rimasi interdetta, Io:” ehi ciao, scendiamo?” Edu:”ciao, perché non mi inviti ad entrare” Credetemi quando me lo chiese la voglia di farlo entrare era parecchia, ma non volevo rendergli il gioco troppo semplice. Io:” ci sta la mia coinquilina meglio di no” Ci rimase male, ma chi se ne frega no? Scendemmo ed iniziammo a parlare, devo dire che ci sapeva proprio fare, arguto sempre tra lo stronzo ed il simpatico. Camminando camminando ci fermammo in un bar, il tempo passava veloce con lui, si vedeva che aveva esperienza. Non mi levava gli occhi di dosso, anche perché avevo scelto di sedermi su dei divanentti bassi cosi accavallando le gambe la gonnellina già corta di sua era salita quel pò da mostrare più di quanto forse era il caso di fare. Si erano fatte quasi le nove, approfittai di uno squillo del cell per dirgli che dovevo proprio andare, credetemi ci rimase veramente di merda, ma chi se ne frega, che pretendeva? Aveva insistito tanto sul portarmi a ballare la sera stessa, ma che si crede che sto lì ad aspettare lui?! Non eravamo distanti da casa e durante il tragitto non fece altro che provare ad abbracciarmi e ad insistere di ...
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