1. Il caffè corretto


    Data: 25/10/2021, Categorie: Sentimentali Autore: umile_schiavo, Fonte: EroticiRacconti

    ... mi ha provocato una prepotente subitanea erezione.
    
    Fingo di leggere il giornale per diversi minuti attendendo che l'erezione svanisca mentre nella mente si succedono mille idee travolgenti.
    
    Prima di alzarmi lascio sul tavolino, sotto la tazzina, una banconota per pagare il caffè e la mancia... certo, per il servizio di oggi non posso lasciare la solita mancia, tra mille dubbi le lascio 50€ e mi alzo allontanandomi rapidamente.
    
    Il giorno successivo torno alla solita ora. Sono titubante. Spero che non si sia offesa per la mancia eccessiva. Oggi è una giornata nuvolosa e quasi tutti i tavolini sono popolati; la cameriera espone tutta la sua magnificenza muovendosi rapidamente tra tavolini, sedie, clienti. Per fortuna il "mio" tavolino è libero.
    
    Dopo qualche minuto arriva sorridente ed appoggia il caffè sul tavolino.
    
    -Il solito caffè, corretto come ieri-
    
    Dice sorridente guardandomi negli occhi.
    
    Riesco a dire solo
    
    -Grazie-
    
    ed a fatica reggo lo sguardo, puntando i miei occhi su quelle pupille brillanti.
    
    Si allontana a servire gli altri clienti.
    
    Osservando il caffè si distingue qualche bollicina tra la schiumetta ... bollicine della sua saliva!
    
    Sorseggio, centellino, apprezzo quel caffè. Continuo a spiarla mentre ondeggia e fingo di leggere il giornale. Vorrei non andare più via... poi mi decido... come ieri lascio una banconota da 50€ e mi alzo.
    
    Questo tacito rito di complicità prosegue anche nei giorni seguenti ed ormai la vacanza sta ...
    ... finendo. Una vacanza insulsa con alcuni istanti di puro piacere.
    
    Una notte mi trovo a passeggiare nel buio apprezzando il fresco della leggera brezza ed il silenzio del vialetto rotto solo dalle onde che, in lontananza, lambiscono la spiaggia.
    
    Il silenzio è perturbato da gente in lontananza che schiamazza.
    
    Camminano nella mia direzione e rapidamente emergono dal buio.
    
    -Hai visto, alla fine che la siamo fatta quella troia-
    
    -Se la tirava tanto e poi ha voluto che la riempissimo di sborra-
    
    -Io ci ho fatto tre giri, mi son proprio svuotato le palle-
    
    Mentre si avvicinano non posso evitare di sentire i loro commenti.
    
    -Non ho mai visto una puttana così, ha preso un chilometro di cazzo e ne voleva ancora-
    
    -Ma hai visto come l'abbiamo sfondata, ora è così larga che ci entrerebbe un elefante-
    
    -E quanta sborra ha preso, aspettavo da un momento all'altro che le uscisse dalla bocca-
    
    Sono infastidito dalla volgarità. Ancora di più sono preoccupato e rattristato per la sorte di quella donna. Ci incrociamo. Mi accorgo che sono gli stessi della scenataccia al bar qualche giorno prima.
    
    Proseguo la passeggiata. Per fortuna è tornato il silenzio.
    
    A breve distanza dal vialetto scorgo nel buio un tavolo, di quei tavoli in legno grezzo con le panche, disponibili per i turisti. Sul tavolo noto qualcosa di chiaro che si muove lentamente. Mi avvicino incuriosito e mi rendo conto che c'è una persona sul tavolo. E' una donna. E' distesa sul tavolo con il culo sul bordo e ...
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