1. Venere di Botticelli


    Data: 21/10/2021, Categorie: Lesbo Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti

    ... Uffizi. Io e una mia amica. Ci siamo appena fatte espiantare un rene per un tramezzino in piazza della Signoria, cazzo di buddha!”
    
    “Oh vedi home sei? E 'ttu 'fa le hose a bischero sciolto! Nun se hompra nulla in centro! Maremma squartata!”
    
    L'ho messo in viva voce.
    
    La ferita chirurgica sul fianco, fresca dopo la rimozione del rene, fa male, ma ci mettiamo a ridere per la parlata sciolta.
    
    “Dai la prossima volta staremo attente, ma avevamo una fame!”
    
    “Eeh, sta grulla... L'arria dopo e' fohi!”
    
    “Senti sciroccato, stiamo andando agli Uffizi; prendi una moto e raggiungici, dobbiamo cercare un albergo a Ponte Vecchio.”
    
    “Ma indò tu vai? Torna 'drèo, maremma accoltellata! E un tu troveresti nemmeno l'acqua 'n Arno!”
    
    “Sbrigati, vieni a salvarci tu, allora! Andiamo a prenotare l'orario agli Uffizi e dobbiamo ancora trovare i soldi per l'ingresso. La mia amica un'idea ce l'avrebbe, ma non sa se si può a quest'ora.”
    
    Lui mi conosce e sa che le allusioni sono scontate, ormai non sono neanche allusioni, ma un parlare corrente, esplicito.
    
    “Madonna, ma sei proprio na fava! Che, m'hai hapiho? Senza lilleri un si lallera!”
    
    “Dai, movi ir culo e vieni tu, allora!”
    
    “Vien via, dai, abbozzala! Du mminuti e sto llà”
    
    Attacca il telefono. Me lo immagino che inforca una moto scassata e si lancia per le vie di Prato.
    
    Attraversiamo la piazza e ci infiliamo all'ingresso degli Uffizi. Non c'è molta coda, ma non ci va di aspettare. Prenotiamo un orario al tardo ...
    ... pomeriggio così potremo entrare senza perdere tempo.
    
    “Ma che ci andiamo a fare agli Uffizi!” protesta Annalisa. “In un'ora non vediamo nulla!”
    
    “In un'ora vediamo un quadro solo, cucciola, ma ce lo vediamo d'un bene! Ce l'ho già in mente, ma è una sorpresa.”
    
    “E ora che facciamo?”
    
    “Aspettiamo Leone!”
    
    “E intanto?”
    
    “Io un paio di idee ce le avrei, visto che sei senza mutandine. E con quel vestitino da giapponese mi stai facendo bagnare solo a guardarti!”
    
    “Ma va! Sono vestita come una cogliona!”
    
    “Hey, guai se ti permetti!”
    
    Mi prende per mano, mi stringe e mi bacia sulla bocca.
    
    “Hai addosso un profumino sulle labbra!”
    
    “Ti ricorda qualcosa?”
    
    “Tipico stupro nel cesso della stazione.”
    
    “Sarà questo continuo odore della tua figa che mi inebria, ma mi gira un po' la testa!”
    
    Mi bacia di nuovo, un lungo bacio mentre con la mano si infila sotto la maglietta. Mi graffia la schiena nuda. Io le passo la mano sul sedere. Sotto la gonna si apprezza perfettamente la rotondità e la morbidezza del culetto senza slip.
    
    “Stanotte io e te finiamo male!”
    
    “Ci scoperemo come se non ci fosse un domani!”
    
    Dopo la reciproca promessa, giriamo per la piazza ed il palazzo. So che lei probabilmente si sente imbarazzata, ma continuo a tenerla per mano. Sarà un retaggio di cultura orientale, ma a me dà una gioia questo contatto! Un senso di appartenenza reciproca, di possesso, di condivisione. E di esclusività. Scusate, so di essere scema, ma era importante farlo capire ...
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