1. Venere di Botticelli


    Data: 21/10/2021, Categorie: Lesbo Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti

    [prosecuzione di 'Firenze Santa Maria Novella' racconto a cavallo e compenetrato del racconto 'Jap story - Switch' di Runninriot]
    
    Sfilo veloce dal trolley le prime cose che mi vengono in mano. Scoppio a ridere mentre Annalisa mi guarda senza capire.
    
    “Adesso ti vesti da scolaretta giapponese!”
    
    Mi guarda con aria dubbiosa, ma io continuo a ridere. Le strizzo un occhio. “Ok?”
    
    “E sarebbe?”
    
    Tito fuori con orgoglio la gonna blu millepieghe, casacchina da marinaia, bianca, con bordini blu sulle maniche e sul colletto e, cercando bene, ecco, tanto di fiocco bordeaux.
    
    Alè, ne sono molto fiera.
    
    “Ma dai, vuoi veramente che mi vesta come un'idiota?”
    
    Ammutolisco. Ora ho io l'espressione da cane bastonato.
    
    Lei ci ripensa. Non sul fatto di sembrare un'idiota, ma forse anche solo per farmi un favore.
    
    Dopo un attimo di meditazione, mi prende le gonna dalle mani.
    
    “Mutandine?”
    
    “No, stai senza. Con questa gonna, meglio senza.”
    
    “Perchè?”
    
    La guardo con una certa espressione e lei capisce al volo.
    
    “Ok, jap, come vuoi tu.”
    
    Sorride anche lei e scuote la testa. Si infila la casacchina e le aggiusto il fiocco.
    
    Sta proprio bene, sembra una bambina.
    
    È così strano vedere i capelli biondi sull'uniforme da scolara giapponese.
    
    Usciamo dai cessi. Per fortuna non c'è nessuno che possa aver ascoltato la telecronaca di poco fa.
    
    “Andiamo a prendere un taxi?” mi fa prendendomi per mano.
    
    “Ma no, dai, andiamo a piedi, così vediamo qualcosa!”
    
    Lei ...
    ... insiste, ma alla fine attraversiamo la piazza e ci dirigiamo oltre Santa Maria Novella.
    
    Tra viette e gioielli di architettura puntiamo verso la cattedrale.
    
    Sotto al campanile di Giotto resto rapita dagli accostamenti dei marmi ed accarezzo con la mano i contrasti dei colori del capolavoro del maestro di Bondone. Solo poche ore fa accarezzavo il marmo rosa del duomo di Milano ed ora siamo già qui, io e la bionda di Roma. Chissà se stasera accarezzerò i marmi del Colosseo? Ormai non ho più alcuna preclusione. Tutto può accadere.
    
    Ogni superficie liscia, finemente porosa e vellutata, mi ricorda la pelle del suo seno.
    
    Ma Annalisa ha fretta. Conosce un hotel in zona Ponte Vecchio, e insiste per portarmici.
    
    In piazza della Signoria ci concediamo un tramezzino ed un caffè davanti a palazzo Vecchio.
    
    Subiamo un salasso alla cassa quando ci danno lo scontrino.
    
    “Stihazzi!”
    
    “Mehoioni!”
    
    Forse era meglio dargli il culo, si risparmiava qualcosa e univamo l'utile al dilettevole.
    
    Vabbè.
    
    Mentre andiamo verso palazzo Vecchio mi ricordo di un collega di Prato, magari ci presta una casa e un'auto per muoverci meglio. Cerco il numero sul telefono.
    
    “Pronto, Leone?”
    
    “Yuho!” Mi risponde una voce in cui trapela vero entusiasmo. “Te un t'ammazza nessuno!”
    
    Sempre lo stesso fulminato di quando ci siamo conosciuti in Etiopia.
    
    “Uè, 'Lion'! Come stai? Indovina dove sono?”
    
    “O vispa, sarai miha a Firenze, maremma sbrisciolata!”
    
    “Esatto! Sto per arrivare agli ...
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