1. I Gessetti della Strega ( Ascolta il Silenzio)


    Data: 21/10/2021, Categorie: Etero Autore: Samael, Fonte: EroticiRacconti

    ... sorrideva ascoltandolo.
    
    Ammetto che quel sorriso rivolto a qualcun altro mi fece attorcigliare le budella, e mi ci vollero molti sforzi per focalizzare che per me erano passati pochi minuti dal nostro ultimo incontro, per lei qualche mese.
    
    Anche se era la cosa più fastidiosa mai provata prima, era normale che in quel tempo avesse potuto trovare qualcun altro a interessarla.
    
    Poi, siamo onesti, non che io fossi uscito di scena benissimo!
    
    Per quanto ne sapeva lei, ero scappato come un ladro mentre dormiva, lasciandole una lettera priva di qualsiasi senso logico!
    
    Diamo a Cesare ciò che è di Cesare… nella migliore delle ipotesi mi detestava.
    
    Però, quel tipo poteva pure parlarle un po’ meno da vicino, mica era obbligatorio respirarle a 10 centimetri dalla faccia.
    
    Sentii dalle casse nella distesa esterna l’inizio della canzone dei Subsonica.
    
    Era uscita al festival di Sanremo proprio di quell’anno, se ricordavo bene. Possibile che lei la sentisse solo ora?
    
    Forse l’aveva sentita senza ascoltarla davvero. Probabilmente l’avrebbe ascoltata con attenzione solo ora?
    
    O forse, cosa possibilissima, non era arrivata alla fine della lettera, ci aveva fatto un rito voodoo… no, dai, se il gessetto mi aveva portato lì, voleva dire che quello era il momento in cui avrebbe sentito quella frase.
    
    Dovevo avere piena fiducia nei miei Gessetti magici! Fino a quel momento avevano sempre funzionato bene.
    
    “Ti prego, ascoltala…” pensavo ripetutamente come un mantra, ...
    ... guardando quel moretto appoggiarle la mano sul braccio.
    
    E al verso “…nel giorno che sfugge, il tempo reale sei tu…” vidi proprio i suoi occhi spalancarsi, il suo sguardo diventare un misto fra stupore, incredulità e confusione.
    
    L’aveva sentito.
    
    Iniziò a guardarsi intorno, senza dare troppo nell’occhio, e finalmente i nostri sguardi s’incrociarono.
    
    Io, il coglione, fermo vicino alle cartoline vintage, che l’aveva sedotta e abbandonata.
    
    Ora dovevo solo aspettare la sua reazione.
    
    Se avesse deciso d’ignorarmi avrei definitivamente capito che quel NOI era solo nella mia testa.
    
    Che per lei cestinarmi come un file che non serve più era fin troppo facile. In fondo l’aveva già fatto nel futuro una volta. La possibilità che lo facesse anche nel passato era elevata.
    
    Almeno sarebbe stata la prova di quel loop in cui già sospettavo d’essere imprigionato.
    
    Se così fosse successo, era solo mortificante che entrambe le volte avveniva dopo aver fatto sesso.
    
    Possibile che per me quel sesso fosse così memorabile da non poterci rinunciare e per lei … no?
    
    Non che mi credessi chissà quale mago delle scopate, ma nessuna si era mai lamentata. C’è sempre una prima volta, per carità! Ma doveva avvenire proprio con Rebecca la prima recensione negativa???
    
    La vidi dire qualcosa alle persone al tavolo e poi alzarsi e dirigersi verso il negozio di souvenir.
    
    Non capivo se volesse avvicinarsi per uccidermi, sputarmi o salutarmi.
    
    La sua espressione era criptica, come quella ...
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