1. I Gessetti della Strega ( Ascolta il Silenzio)


    Data: 21/10/2021, Categorie: Etero Autore: Samael, Fonte: EroticiRacconti

    11.
    
    Sapevo d’essere tornato nel 2019, ma ero terrorizzato all’idea di aprire gli occhi e ritrovarmi in una casa che non riconoscevo, in una vita di cui non conoscevo nulla.
    
    Seduto sulla sedia, con le mani ancora appoggiate sul tavolo davanti a me, aprii gli occhi.
    
    La porta verde sulla lavagna. Il tavolo, lo conoscevo bene. Era il mio tavolo. Ero ancora nella stessa cucina.
    
    Mi guardai intorno.
    
    C’erano però sul ripiano i due robot da cucina che Laura si era portata via, c’erano le presine da forno fatte da sua nonna appese ai gancetti sopra al fornello. C’erano i mille post-it che lei lasciava attaccati al frigo per ricordarsi le cose.
    
    C’erano cose che non avrebbero dovuto esserci.
    
    Dal salotto poi, sentivo chiaramente l’audio della televisione accesa.
    
    Ero sicuro che prima di quel viaggio fosse spenta.
    
    Per una qualche ragione a me completamente sconosciuta, Laura, nella realtà in cui ero finito, non era la mia ex. Era ancora la mia attuale compagna, viveva ancora lì.
    
    Non avevo alcun dubbio. Quei pochi indizi in cucina mi bastavano per sapere che l’avrei trovata seduta sul divano a guardare uno di quei programmi inutili che tanto le piacevano.
    
    “Stupendo!!!” Nascosi gessetti e lavagna sopra ad un mobile troppo alto perché lei potesse trovarli. Avevo cercato un modo per portare Rebecca nel mio futuro e mi ero ritrovato a convivere con Laura.
    
    E non avevo la più pallida idea del perché.
    
    Cos’era successo alla sua promozione? Cos’era ...
    ... successo al non voler rimanere in una relazione senza più amore?
    
    O meglio: che cazzo era successo in generale???
    
    Presi il cellulare sul tavolo e controllai i contatti. “Rebecca Jem” era sparita.
    
    Quindi in quella realtà l’incontro al Parco non c’era stato. Di conseguenza nemmeno la Birra, il sesso e quella chiamata…
    
    Almeno non mi aveva scaricato! Pensai cercando di guardare il lato positivo.
    
    Mi accesi una sigaretta. Dovevo pensare.
    
    “Stai fumando in casa?!?” la voce di Laura dal salotto confermò la sua presenza.
    
    “No” mentii aprendo la porta che dava sul balconcino della cucina e attraversandola.
    
    Bere a collo dalle bottiglie non era la sola “pessima abitudine” acquisita in quei 6 mesi senza di lei.
    
    Non mi mancava per niente essere confinato al freddo per inalare una dose di nicotina.
    
    Lo so che fumare fa male, e so che l’odore di sigaretta per chi non fuma è fastidioso. Ma non c’è nulla di più odioso per un fumatore di una maestrina che te lo ricorda ad ogni sigaretta che accendi.
    
    Vivere con Laura non mi mancava per niente. Rendermene conto con chiarezza definitiva mi fece venire voglia di andare da lei e dirglielo. Così. Su due piedi.
    
    Via il dente, via il dolore.
    
    “Laura, ti voglio bene. Sei una gran bella persona, ma forse è meglio che le nostre strade si dividano qui.”
    
    In realtà però, quello non era che una sottile fetta del grafico dei miei pensieri.
    
    Tutti gli altri erano puntati su Rebecca.
    
    Chissà come aveva preso quella mia ...
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