1. Deborah


    Data: 17/10/2021, Categorie: Etero Autore: Ukiyo, Fonte: EroticiRacconti

    ... bocca con foga, iniziando a muovere il capo a ritmo cadenzato; si esaltava ad avvertire l’eccitazione di lui crescere ancora di più sotto il suo tocco. Non si accompagnava con le mani, che mise dietro la schiena, quasi a voler suggerire l’idea di essere legata.
    
    Lui interpretò quel gesto come un invito a prendere il potere. Infatti le posò una mano dietro il capo, e per un attimo estrasse il membro.
    
    -Ora guido un po’ io- mormorò, prima di infilaglielo di nuovo in bocca, stavolta più in profondità, quasi fino in gola. Deborah lo sentì sussurrare altre parole oscene che la eccitavano un sacco: -Prendilo tutto, puttana’ so che il mio uccello ti piace, ti fa impazzire-
    
    E lei poté solo fare dei versi di approvazione, mentre Andrea la guidava a occhi chiusi in quel ritmo serrato. Si sentiva quasi trasportare in uno stato di trance, tanto che l’interruzione arrivò del tutto inaspettata.
    
    -Facciamo una pausa, altrimenti il divertimento finisce troppo presto- disse lui allonta-nandola di scatto, e aiutandola a rimettersi in piedi. Stava per trarla a sé avvolgendo il culo con le sue mani calde, quando un rumore di rami spezzati li mise in allerta.
    
    Deborah si sentì pervadere dal terrore, il sudore freddo, il cuore in gola, le nocche delle dita bianche dallo sforzo di serrare i pugni. E se qualcuno l’avesse vista? Magari qualcuno che conosceva suo padre? Dopotutto nel suo ambito era molto noto. E un altro gioielliere di spicco viveva poco lontano da lì in effetti. La ...
    ... mente iniziò a proporle gli scenari più ca-tastrofici che potesse concepire. Che ne sarebbe stato di lei?
    
    Ma ancora una volta Andrea interruppe il suo corso d’azione, stavolta con una risata sollevata.
    
    -Ma guarda te. E’ solo un gatto- disse indicando il muro di cinta del giardino segreto. Un micio dal pelo grigio e gli occhi gialli li osservò con aria indifferente, prima di saltare di nuovo all’interno delle mura.
    
    Deborah si tranquillizzò. Questa avventura le aveva solo regalato un brivido in più. Si lasciò andare contro la cancellata e trasse un sospiro di sollievo. Andrea la coprì immediatamente con il suo corpo robusto, mentre la ragazza lo abbracciò, palpando la schiena e le spalle ampie.
    
    -Si vede che la paura di farci scoprire non ti piace. Però se mi metto così non ti vedono- disse infilando la mano sotto il vestito aderente. Allora Deborah chiuse le gambe, quasi a volersi fare più piccola per nascondersi meglio. Avvertì le dita grandi di lui separare ruvidamente le labbra maggiori, per poi iniziare a massaggiare lentamente il covo umido sotto di esse. Chiuse gli occhi e si abbandonò alle sensazioni di piacere crescente che le pressioni circolari le provocavano. Ora era il ragazzo a essere inginocchiato davanti a lei, in modo da poter guardare le sue dita che, una dopo l’altra, si intrufolavano in lei facendola ansimare.
    
    -Non resisto. Lo voglio- bisbigliò cercando di svincolarsi dalle dita frenetiche. Voleva andare fino in fondo alla sua trasgressione, non ...