1. Deborah


    Data: 17/10/2021, Categorie: Etero Autore: Ukiyo, Fonte: EroticiRacconti

    ... Ghetto Nuovo. Non c’era anima viva. Il silenzio, nell’aria piatta della notte d’estate, era totale. Senza nemmeno volerlo si ritrovò davanti alla vetrina del negozio di famiglia. Un giorno quel business sarebbe stato suo. A patto che Deborah avesse sposato un ebreo. Era quello il nodo scorsoio che prima o poi le avrebbe serrato la gola. Lo sapeva. Il padre era ancora in salute, ma tra non molti anni si sarebbe ritirato; forse avrebbe raggiunto la sorella in Israele. Ma la clausola sarebbe rimasta. Non importa quanto lei eccellesse nel suo lavoro di broker di diamanti.
    
    Deborah sospirò e si rimise in cammino, stavolta nella direzione della Fondamenta degli Ormesini. Di tanto in tanto la sua solitudine veniva interrotta da un raro passante, solitamente turisti stranieri alticci che rientravano nei loro bed & breakfast, o camerieri e cuochi degli innumerevoli ristoranti della città. La ragazza sogghignò tra sé, inebriata dall’adrenalina che sentiva crescere nelle vene e inondare ogni centimetro del suo essere.
    
    Tra poco uno di quei camerieri avrebbe esaudito il suo desiderio proibito. Quello di abbassarsi e farsi scopare da un uomo che sicuramente la sua famiglia avrebbe disapprovato. L’idea di deludere la famiglia provando piacere la eccitava enormemente. Era un divertimento che la appagava molto, e lo aveva scoperto ormai da un paio d’anni. Sceglieva con cura i suoi amanti. Dovevano fare professioni poco prestigiose agli occhi della famiglia, che aveva naturalmente ...
    ... standard molto alti; dovevano essere mascolini, preferibilmente con una corporatura robusta, in modo da farla sentire ancora piccola e fragile tra le loro braccia possenti, incapace di resistere al loro desiderio prepotente.
    
    Ed eccolo il suo frutto proibito. L’immagine di Andrea, il prescelto di quella sera, emergeva con sempre maggiore chiarezza a mano a mano che Deborah si avvicinava al loro punto d’incontro, un negozio di artigianato locale. Ad ogni passo la ragazza sentiva il calore invadere le suo ventre, la pressione dell’eccitazione rendere le labbra più carnose; avvertì il cuore saltarle fino in gola da quanto batteva forte. Con l’intensa abbronzatura estiva e i capelli appena schiariti dal sole, il tatuaggio che occupava entrambi gli avambracci, e i jeans strappati, il ragazzo sembrava l’archetipo del ragazzaccio.
    
    -Ciao bella mora- mormorò lui mentre le cingeva i fianchi. Deborah fu inebriata dal suo odore di maschio, che poté gustare affondando il volto sul collo.
    
    -Ciao- rispose lei -Non ci speravo che venissi-
    
    -Era un’offerta che non potevo rifiutare. E poi mi hai lasciato il numero su un bigliettino, come si faceva una volta. Mi hai colpito-
    
    Deborah non gli disse che aveva usato quella tattica per non farsi notare dagli amici snob con lei al ricevimento. Cos’ avrebbero pensato di quella ragazza di buona famiglia che approcciava un membro del catering? Non era così classista da umiliare il suo amante. Si limitò ad appoggiarsi al muro di mattoni ancora ...