1. Una sera speciale


    Data: 15/10/2021, Categorie: Scambio di Coppia Autore: AndreaSada, Fonte: Annunci69

    Dopo parecchie settimane di lavoro particolarmente intenso, durante il quale io – chiamatemi Elena – e mio marito Claudio ci eravamo a malapena visti, era finalmente arrivato un giorno di pausa, e non avevamo esitato a organizzarci per passare la sera insieme, prima con una romantica cena, per finire poi la notte nella suite di un albergo di lusso. Dato che occasioni del genere si facevano sempre più rare, e il matrimonio andava regolarmente innaffiato con svago del genere, entrambi non vedevamo l'ora di uscire, sentivamo le farfalle nello stomaco, eravamo visibilmente eccitati: io non esitavo a stuzzicarlo ancor di più baciandolo sensualmente e senza alcuna ragione, lui mi toccava e infilava le sue mani ovunque; ci mancò veramente poco che non lo facemmo sul pavimento della cucina. Tuttavia resistemmo, e giunta l'ora, cambiatici, eravamo pronti a uscire: Claudio scelse per sé un look ordinario con jeans e polo, io preferii un tubino casual, nero ma non eccessivamente scollato, con sotto degli stivaletti bassi e intorno alle spalle un foulard a fiori.
    
    Saliti in macchina, partimmo per il nostro ristorante preferito; ma, una volta arrivati e sedutici, non stavo già più nella pelle: a metà della cena mi slacciai lo stivaletto e passai il resto del tempo a far piedino a Claudio, accarezzandogli con le dita dei piedi la gamba o saggiando con la pianta l'enorme erezione che gli stringeva i jeans. Lui ansimava sempre di più, ma non mi fermò, e continuai anche quando la bella ...
    ... cameriera venne a portarci il conto. Non riuscii ad aspettare l'arrivo in albergo: una volta ritornati alla macchina nell'isolato parcheggio del ristorante e, complice la bottiglia di vino che avevamo finito, certi che saremmo stati coperti dalle altre auto ferme ai nostri lati, mi lanciai su di lui per mettergli la lingua in bocca. Quando iniziai a slacciargli i pantaloni, lui non mi fermò, ma mi disse:
    
    «Sicura, Eli? Qui ci possono vedere…»
    
    «Ne ho così voglia, stasera, che farei di tutto».
    
    Con una scintilla di eccitazione negli occhi e il respiro che si faceva pesante, Claudio si tirò fuori l'asta eretta e io mi tuffai su di lei con la bocca, iniziando a succhiarne la punta, spingendomelo fino in gola o leccandolo per tutta la sua lunghezza. Purtroppo, dopo qualche minuto le frecce di una di una delle macchine che ci copriva lampeggiarono e in avvicinamento c'erano i proprietari, perciò mio marito fece per avvertirmi. Per un solo attimo, mi venne voglia di fregarmene e continuare a succhiare, né lui sembrava interessato a farmi smettere, ma per evitare guai mi staccai e tornai a sedermi composta.
    
    Ansimante ed eccitato, Claudio accese il motore dell'auto e, ingranata la retromarcia, la fece uscire dal parcheggio, ma senza che si fosse rimesso in ordine i pantaloni scesi a metà coscia. Leccandomi le labbra, io fissavo intanto più di quanto fosse lecito il suo pene, lucido per la mia saliva, eretto e pulsante. Senza che da me provenisse anche solo un commento, lo vidi ...
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