1. Eneide Postmoderno-Del ricordo di Janus


    Data: 12/10/2021, Categorie: Erotici Racconti Etero Tradimenti Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... sorrise, gli occhi che mandavano fiamme.-Potremmo sempre ribellarci. Fuggire insieme.-, sussurrò lei. Erano così vicini.-Sappiamo che non esistrebbe fuga. Solo la consapevolezza di essere apolidi, reietti e braccati.-, rispose lui. Lei annuì.-Ma una cosa la possiamo fare.-, sussurrò Janus. La baciò. Lei rispose, piano inizialmente poi con ferocia. Le mani si avvicendarono sui corpi. L’uomo sollevò la toga della nera bellezza, esponendone la nudità. Lei s’impadronì del suo sesso turgido.Non fu un amplesso lento. Fu rapido e selvaggio, brutale quasi. La nera guerriera gli permise di onorarla oralmente il necessario da ricambiare a sua volta, poi si fece possedere sull’altare sconsacrato, gemendo forte, respirando a bocca aperta come se l’ossigeno mai davvero bastasse.Quando Janus le godette dentro lei urlò il suo piacere con lui.-Questo non era previsto, temo.-, disse con un sorriso baciandolo.-Gli imprevisti migliorano le cose.-, ribatté lui.
    
    Ovviamente si rividero, stavolta senza il beneplacito dei loro capi. Furono incontri clandestini, fugaci, poche parole, molto sesso. Il corpo di Layla, tonico e dalla pelle nera, i capezzoli e la vulva appena più scuri del normale, si sposava alla perfezione col bianco di quello di Janus.Furono orgasmi rubati, piaceri goduti nel silenzio, con la consapevolezza che la loro storia non avrebbe avuto futuro alcuno. Furono cinque giorni di oblio, di pace. Vere oasi di serenità nel frenetico tran tran della tregua che già presagiva il ...
    ... riprendere del conflitto. E poi, accadde. I giorni finirono e fu ancora la guerra ma Janus trovò il modo di rivederla, grazie a un passaggio che dalla città bassa, giungeva nel tempio diroccato.Layla non era sottomessa, i loro erano amplessi selvaggi, ben diversi da quelli a cui lui era abituato. Lei grondava miele ed era molto vocale nell’esprimere il suo piacere. Parlavano pochissimo, sempre prima o dopo il sesso ma mai durante, lei che gli diceva parole dolci e lui che ricambiava. Finché non fece l’errore. Fu all’ultimo giorno del nono anno di guerra.Dovette rientrare in città in fretta per un importante cerimonia. Lasciò aperta la posterla che conduceva alla città da un tunnel segreto che sbucava in una stanza del tempio.Una dimenticanza fatale, che condannò Licanes.E in quella notte funesta, allo scoccare del decimo anno, suo padre gli ordinò la fuga, affidandogli la spada dei fondatori di Licanes, imponendogli il fardello che tuttora lo gravava.
    
    -Fui io un traditore, o venerabile anziano, indegno di trarre i respiri sin qui da quella notte?-, domandò Janus davanti alle ceneri del fuoco, lo sguardo lontano.-No.-, rispose il vecchio, -Fosti innamorato. È forse questo un peccato? È forse essa una colpa sì grave da giustificare le nostre vicessitudini?-, chiese.-Non credo, ma so che il mio agire ha condotto la rovina su Licanes, rendendoci orfani della nostra patria.-, disse l’Esule. Il sacerdote espirò.-Che ne fu di lei, di Layla?-, chiese.-Non so. Non la vidi durante la ...