1. La mia esperienza? No, le mie prime esperienze


    Data: 09/10/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: passengerdg10, Fonte: EroticiRacconti

    ... umori, volevo il suo odore, volevo il suo sesso. La sentivo che si agitava sempre più, poi improvvisamente si sollevò sulle ginocchia e cominciò ad andare indietro, fino all’altezza del mio cazzo.
    
    “Adesso ti piscio davvero sul cazzo, porco”. Sollevai un po’ la testa per guardare, e improvvisamente dalla sua figa aperta cominciò a scendere un rivoletto di liquido caldo e trasparente. Cadeva sul mio cazzo ed io persi completamente ogni controllo.
    
    Senza che mi toccassi, un getto di sborra infinito uscì e si mischiò alla sua pipì.
    
    E tutto fu veloce e inarrestabile. Simo stava per godere, e continuando a fare pipì scivolo sempre più su verso il mio viso. Mi stava ora pisciando sulla pancia, poi sul petto, poi sul collo, e le ultime goccioline arrivarono sul mio viso.
    
    Mi avventai di nuovo con la bocca sulla sua figa morbida e la leccai furiosamente con la sensazione di non poter smettere. La sua figa sapeva di donna, di sborra mia, di sborra di Alex, di sesso, di dolcissima pipì.
    
    Lei venne fortissimo e intanto mi presi il cazzo in mano e venni di nuovo ...
    ... anche io, a pochi secondi di distanza dalla prima volta.
    
    Passammo tutti e tre una mezz’ora sul letto, a fumare e bere ancora mohito. Poi un bagno in piscina ed andammo a dormire nelle altre stanze dove i letti erano puliti.
    
    Al mattino, Simo ed Alex erano ancora in bagno ed io preparai la moka del caffè per tutti.
    
    Mentre lo facevo realizzai che quella note avevo fatto il miglior sesso della mia vita, e avevo avuto molte prime esperienze: la prima volta con un uomo, la prima volta a guardare la mia donna scopare con un altro, la prima volta legato, la prima volta che assaggiavo il sapore della sborra, la prima volta che una donna mi pisciava addosso, la prima volta che godevo due volte di seguito.
    
    Bevemmo il caffè, senza parlare dell’accaduto ma senza minimamente vergognarcene.
    
    Poi accompagnammo Alex al cancello di ingresso. Gli diedi la mano, Simo lo baciò sulla guancia e guardò entrambi…. “sempre convinti che siano gli uomini a possedere le donne perché hanno il cazzo e sono forti?”, chiese sorridendo.
    
    E quella luce strana negli occhi era ancora lì. 
«12345»