1. La mia esperienza? No, le mie prime esperienze


    Data: 09/10/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: passengerdg10, Fonte: EroticiRacconti

    Se volete leggere un racconto in cui in un minuto si concentrano tutte le scopate del mondo, passate oltre.
    
    Questo non è il racconto della mia prima volta, ma di tante prime volte, tutte nella stessa meravigliosa notte.
    
    Poi, siccome è un sito di racconti erotici e non di racconti necessariamente solo porno, ho cercato anche di metterci l’atmosfera che ho respirato quella notte.
    
    Una bomba innescata, un cocktail da gustare lentamente, da non agitare. Pericoloso.
    
    Simo.
    
    Bella, sì, ma la sua vera forza era la femminilità ed il mistero di cui si avvolgeva.
    
    Avevamo un rapporto particolare, sesso puro: senza coinvolgimenti, senza impegni, senza programmi. Stavamo bene insieme e facevamo del sesso. Niente di fisicamente trasgressivo, tanti giochi con la mente, tante fantasie. Sapevamo entrambi che se si fosse creata l’occasione giusta, forse le fantasie sarebbero diventate realtà, ma non ne parlavamo fuori dalle lenzuola, e non avevamo mai fatto niente per creare le occasioni. Forse i nostri pomeriggi e le nostre serate passare a creare situazioni con la mente erano già abbastanza appaganti.
    
    Nei nostri momenti insieme, in un riservato motel fuori Roma, giocavamo spesso a possederci, soprattutto con le nostre fantasie che ci raccontavamo a vicenda durante il sesso. C’erano giorni in cui le amava essere posseduta da me, altri in cui, e lo si capiva subito, era lei a possedere e guidare me. Tutto molto soft, senza forzature, senza schemi.
    
    Non so quale ruolo mi ...
    ... piaceva di più. A differenza sua, io non andavo a giornata, seguivo lei. Se capivo (e lo capivo dal suo sguardo) che voleva essere posseduta mi eccitava possederla, e se capivo invece il contrario mi faceva godere vederla diventare padrona della situazione ed usarmi per i suoi piaceri.
    
    Poi quella vacanza. Marina di Alberese, in Toscana.
    
    Una splendida villetta affittata, un grande giardino con una siepe molto alta che lo rendeva invisibile dall’esterno, una piccola piscina. Una settimana solo per noi, bagni di notte e cenette in giardino.
    
    La prima sera su internet scoprimmo che lì vicino c’era una spiaggia nudisti e senza pensarci molto decidemmo di andarci il giorno dopo.
    
    Era molto bella, poca gente, un ambiente che sembrava tranquillo. Ci portammo dei sandwich, delle patatine e delle birre nella borsa frigo per pranzare lì.
    
    Me ne andai a perlustrare la spiaggia (in realtà mi piaceva guardare le donne che c’erano) e quando tornai vicino a Simo c’era un ragazzo, di qualche anno più giovane di noi. Entrambi stavano fumando una sigaretta, si era fermato ed aveva attaccato bottone. Simo me lo presentò, Alex. Era molto spigliato, simpatico. Ci disse che veniva lì spesso e ci raccontò che sulla spiaggia verso sera si creavano situazioni un po’ particolari. Cercammo di capire meglio, Simo continuava a chiedere spiegazioni ma lui non si sbilanciò realmente. Poi ci disse che la sua altra grande passione era la pesca in barca e ci invitò ad andare con lui il giorno dopo. ...
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