1. Da amica a schiava - La cagna


    Data: 19/09/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: PassionBdsm, Fonte: EroticiRacconti

    ... di nuovo a prendere i giocattoli sessuali in camera di Valeria, che avrei sicuramente utilizzato nel pomeriggio.
    
    In meno di mezz'ora Valeria preparò pasta al pesto, wurstel, insalata e mise a tavola una bottiglia di birra. Un pranzo semplice, ma gradito dopo le fatiche della mattina. Quando fu tutto pronto, mi servì a tavola e mi mise in ginocchio accanto a me. Legai il guinzaglio alla gamba del tavolo, in modo che non potesse scappare, poi mi misi a mangiare. Mi gustai il pasto con piacere ed ogni tanto accarezzavo la schiava sui capelli e dietro le orecchie, come si farebbe ad un vero animale.
    
    Finito di mangiare, mi alzai per prendere da un angolo nascosto della cucina quello che prima avevo preparato. Sotto lo sguardo della cagna, tirai fuori le ciottole del cane, che avevo lavato ed igienizzato, e le riempì. In una misi acqua di rubinetto, nell'altra versai alla rinfusa gli avanzi del pranzo e ne feci una poltiglia, poco invitante a vedersi. Infine, misi le ciottole per terra di fronte alla schiava. - "Come ti ho detto, adesso puoi mangiare. Che non si dica che sono un padrone irresponsabile! Ah, ah, ah! Mi raccomando, finisci tutto e fa in fretta, che c'è ancora tanto da fare!"
    
    Di fronte alla sbobba, la mia amica/schiava rimase schifata. Probabilmente non si aspettava che si arrivasse a tanto in quel ...
    ... gioco di ruoli. Eppure aveva prima sbrigato i propri bisogni senza lamentarsi! Mi guardò con occhi supplichevoli, in cerca di comprensione. Invano. Invece, avevo ripreso in mano il gatto a nove code e mi accingevo di nuovo ad usarlo. Avevo appena sollevato il braccio quando lei, per non subire ancora, si fece umile e si piombò con la bocca nel cibo. La minaccia aveva sortito effetto.
    
    In men che non si dica, mangiò tutto quanto. Era chiaramente schifata e dal volto si capiva che voleva vomitare, ma andò comunque avanti e finì fino all'ultimo boccone, leccando poi la ciottola per non lasciare niente. Dopodiché, si dissetò, lappando con la lingua l'acqua fino all'ultima goccia. Non potevo essere più soddisfatto: la cagna aveva rinunciato ad ogni resistenza, avevo in tutto e per tutto la schiava perfetta, pronta ad ogni mio giochetto. Non avrebbe potuto farmi regalo più gradito.
    
    Slegai il guinzaglio dal tavolo e lo sganciai, lasciando solo il collare. Poi misi la schiava in piedi, con le braccia distese lungo i fianchi. - "Bene, adesso non c'è bisogno che ti dica altro. Sistema qui in cucina e portami di là il caffè. Io ti aspetto, abbiamo ancora molto da fare insieme!". - Detto questo, diedi una manata al culo della schiava e mi trasferì in soggiorno a vedere la TV. Il meglio doveva ancora venire!
    
    Continua... 
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