1. Da amica a schiava - La cagna


    Data: 19/09/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: PassionBdsm, Fonte: EroticiRacconti

    ... seni, facendole male e facendo ballare quei due meloni sodi. Inutile dire che lei lanciò un grido acuto di dolore. Prima ancora che potesse aprire bocca, tirai il guinzaglio verso di me, fin quasi a strozzarla.
    
    - "Sei stupida o cosa? Non hai sentito quello che ti ho detto? I cani non parlano, o mi sbaglio?" - le gridai arrabbiato. Lei, spaventata e umiliata, non seppe cosa dire. Poi, capendo che un suo sbaglio poteva causarle grossi problemi, si fece umile e disse: - "Bau, bau!"
    
    - "Benissimo! Lo vedi che, quando vuoi, sai obberdire? Ora, se non c'è altro, possiamo andare. Ho fame." - E tirando dolcemente il guinzaglio, uscimmo dalla stanza. In silenzio e senza ribellarsi, Valeria mi seguì a quattro zampe.
    
    La scena che si fosse presentata ad un estraneo sarebbe stata degna di un film erotico. Una ragazza bellissima ed intelligente come Valeria, solo fino a poche ore prima mia migliore amica, che gattonava nuda per casa sua, al guinzaglio di un suo coetaneo che poteva disporre di lei in qualunque modo. E il bello era che proprio lei mi aveva concesso totale carta bianca. Un sogno da vivere ad occhi aperti.
    
    Arrivati in cima alle scale, si fermò titubante. Era chiaro che la prospettiva di scendere le scale a quattro zampe non l'attirava, ma a me non importava. Tirando il collare, le dissi fermamente: - "Adesso non fare storie, cagna. Se ti ho detto che devi muoverti a quattro zampe, quattro zampe saranno! O preferisci vedertela con questo?" - Ed indicai il gatto a ...
    ... nove code con fare minaccioso. Capendo di non avere altra scelta, chinò la testa ed abbaiò. Sicuro di avere il totale controllo su di lei, mi mossi e, scesi i primi gradini, fece altrettanto.
    
    Non fu facile per lei scendere in quelle condizioni, e due o tre volte mancò che scivolasse e facesse un capitobolo, ma alla fine giungemmo al piano terreno, con lei che aveva tutte le ginocchia doloranti. Stavamo per andare in cucina, quando mi fermai e mi venne un'idea per allungare il mio piacere. Portandola al guinzaglio, ci dirigemmo invece al soggiorno e ci fermammo davanti alla porta-finestra che dava sulla piscina e sul giardino posteriore. - "Immagino che prima tu debba svolgere i tuoi bisogni. In tal caso," - dissi aprendo la porta - "accomodati! Hai tutto lo spazio che vuoi!"
    
    La cagna rimase colta di sorpresa e dallo shock. Con un sorriso perverso le dissi. -"Che hai da guardare? Hai mai visto un cane andare in bagno come un essere umano. Abbiamo già messo in chiaro che non sei un essere umano, quindi..."
    
    Come detto prima, il giardino era circondato da un'alta siepe e le altre case si trovavano piuttosto distanti, perciò non c'era pericolo che nessuno ci vedesse. Ma Valeria era comunque spaventata. Farla all'aperto e davanti ad un altro sarebbe stato il massimo dell'umiliazione. Mi guardò con occhi supplichevoli, in cerca di comprensione, ma invano. Varcai la soglia e fermatomi tirai con decisione il guinzaglio. Lei cercò di opporsi, puntandosi dove si trovava, ma fu ...