1. Da amica a schiava - La cagna


    Data: 19/09/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: PassionBdsm, Fonte: EroticiRacconti

    ... leggeri, ma intervallati da esclamazioni di fastidio. Una volta che il buco si fosse adattato alle dimensioni del mio dito, infilai dentro il medio, e dopo pochi secondi di pausa mossi entrambe le dita. Questa volta la schiava mostrò di essere più infastidita dalla presenza estranea dentro di lei. Facendo quei movimenti, mi accorsi che mi aveva detto la verità: l'orifizio non era molto largo e non mostrava segni di essere allenato.
    
    Questa scoperta mi accese un sorriso porco sulle labbra. Già avevo intenzione di scopare Valeria avanti e dietro, ma ciò cambiava le carte in tavola. Sarei stato il primo a togliere alla schiava la verginità anale, e ciò si sarebbe tradotto in un piacere maggiore. E sarebbe stata un'esperienza davvero indimenticabile per la poverina!
    
    Con un colpo secco tolsi entrambe le dita dall'ano, il quale fece un suono come di tappo strappato. Mi spostai davanti a Valeria e le posi davanti alla bocca le dita per farmele pulire. Annusandole, rimase schifata e si rifiutò. Ma io ripresi il gatto a nove code in mano e le diedi un colpo sulla schiena, facendole un pochino male. - "Non sei nella condizione di fare la snob, cagna. Non ti lamentare e assapora il sapore del tuo culo." - e detto questo sferrai un altro colpo, più in basso, sulla zona lombare. Capita al volo la lezione, si mise le dita in bocca e cominciò a pompare vigorosamente, senza lamentarsi. Una volta che fossero ben salivate, le tolsi. - "Ti ringrazio della tua rivelazione, cagnetta. Hai ...
    ... reso ancora più eccitante il mio weekend. Non so ancora quando, ma sta tranquilla che prima di domani sera avrai il buco del culo così largo da essere classificato come traforo ferroviario. Ah, ah! Vedrai, ti piacerà! Alla fine, sarai tu stessa a pregarmi di infilarlo lì dietro. Dovresti ringraziarmi, sai?"
    
    La cagna rimase in silenzio e con la testa china, umiliata e nervosa per quello che l'aspettava. Con il gatto a nove code, la colpì al culo, prendendola di sorpresa. - "Non ho sentito bene. Come si dice?"
    
    - "I-io... grazie, padrone!"
    
    - "Grazie di che cosa?"-, chiesi, sferrandole un altro colpo.
    
    - "Grazie... di volermi chiavare ..."
    
    - "Chiavare dove?
    
    - "Grazie per volermi scopare nel culo, padrone! Sarà per per me un onore soddisfare il suo piacere."
    
    - "Oh, sì. Puoi dirlo forte: me la godrò eccome!"
    
    Una volta sistemata la faccenda, presi il guinzaglio e tenendolo in mano mi rivolsi alla schiava: - "Adesso è ora di pranzo. Ora scenderemmo di sotto e tu dovrai prepararmi il pranzo. Potrai mangiare solo dopo che ho finito io, non potrai metterti a tavola e infine, laverai i piatti e mi farai il caffè. Naturalmente, essendo una cagna schifosa, ti muoverai a quattro zampe, mettendorti in piedi solo per servirmi. Non potrai lamentarti di nulla. Anzi, da questo momento, se non ti do il permesso, non potrrai neanche parlare, ma solo abbaiare e guaire. Intesi?
    
    - "Sì, padro..." - Prima ancora che potesse finire, la colpì con la punta del gatto a nove code sui ...