1. Il passaggio (capitoli 3,4 e 5)


    Data: 07/05/2018, Categorie: Trans Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69

    ... comprato un reggiseno imbottito color oro, che mi stringeva le mie piccole protuberanze dando la sensazione di una terza abbondante. Infine un copri-spalle di seta nero completava l’opera, accompagnato da pendenti con magneti di colore oro e un ciondolo dello stesso colore che terminava nella scollatura.
    
    Mi comprai anche il rossetto porpora che si erano dimenticati di commissionarmi. Allo specchio notai che il culo era bello in evidenza e le mie curve finalmente libere di esprimersi. Prima di uscire mi esibii in alcune pose sexy per la felicità dei follower del mio secondo account su Instagram chiamato fede_love.
    
    Lo sguardo del mio accompagnatore rivelò per un istante la sua voglia di me, ma subito la nascose con una apparente rabbia. “Quanto ci hai messo? Sei stato mezz’ora lì dentro. Ora andiamo, mi hanno già telefonato dicendo che ci stanno aspettando”
    
    In effetti il tempo era passato senza che me ne accorgessi, il negozio aveva appena aperto ed era ora di cenare, c’era poca gente e tutte le commesse erano state al mio fianco per prepararmi al meglio. Come avrei fatto ad accorgermi quanto tempo era passato? Ero stato così bene, probabilmente perché non sarei mai tornato in quella città, che mi ero dimenticato di cosa mi aspettava da lì a poco. Avevo acquistato sotto richiesta di Giacomo anche un bikini tigrato che tenevo nella borsetta di pelle pagata solo 20 euro. Lì dentro inoltre c’erano i miei vestiti maschili per il giorno dopo.
    
    A metà tragitto decisi di ...
    ... dare inizio il mio piano. La mia camminata risonante si interruppe e mi sedetti su un muretto che dava su una spiaggia privata. Simulai un dolore dovuto ai tacchi, allora il mio accompagnatore staccò lo sguardo del mio culetto tondo e si avvicinò. “Cosa c’è adesso?” era contrariato, ma da lì a poco sarebbe stato di tutto un altro umore. Stavo trafficando con la mia scarpa, quando alzando lo sguardo gli chiesi il nome, facendo bene attenzione alla scollatura. “Dimitri.”
    
    Allora mi risistemai su due piedi e con fare sensuale gli chiesi: “Allora… Dimitri.” le mie dita purtroppo senza manicure gli carezzavano il petto e cominciarono a sbottonare la sua polo “Non vuoi lasciarti sfuggire la possibilità di cogliermi bella matura vero? Dai, da uomo a uomo, qualsiasi cosa succeda stasera mi concederò in modo particolare al vostro capo, a Giacomo. Questo lo sai anche tu, vero?”
    
    Abbassai lo sguardo, avevo finito di sbottonare la camicia e in automatico le mie mani erano passate alla patta dei suoi pantaloni. Sembrava combattuto, ma si lasciò andare quando le mie mani fredde toccarono il suo membro già pulsante. “Oh, al diavolo. Però facciamo in fretta che ci aspettano.”
    
    “Va bene, ma mi serve qualcosa in denaro per dare il massimo” sorrisi. Mi aveva trascinato in un vicolo. Ormai c’era dentro fino al collo e accettò senza domandare. Quando tirò fuori il portafoglio gli tirai fuori con malizia un cinquantone. “Ehi, troia, quello no è troppo!”
    
    Con calma intascai e tirai fuori il ...