1. Il passaggio (capitoli 3,4 e 5)


    Data: 07/05/2018, Categorie: Trans Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69

    ... dalla nostra e io accettai. Speravo in qualcosa di succulento per le mie chiappe affamate, ma in qualsiasi modo sarebbe finita avrei trascorso una bella serata in compagnia. Arrivati a destinazione grazie all’autobus di linea, in maniera molto efficiente gli amici si divisero i compiti: chi procurava delle birre, chi ordinava le pizze, chi occupava il posto in spiaggia che in teoria doveva essere deserta.
    
    In quanto ospite, mi dissero di andare con un ragazzo, Carlo, alla spiaggia e allontanare chiunque avesse avuto la nostra stessa idea di stazionare lì. Preso però da diffidenza avanzai la richiesta di andare piuttosto ad ordinare le pizze insieme a Giacomo ed un altro. La richiesta non destò nessun problema e il compagno di Giacomo decise di prendere il mio posto in spiaggia. Chiesi a Giacomo se fosse meglio che qualcun altro venisse con noi. Mi disse però che c’erano sei pizze da ordinare, portarne tre a testa non era poi tutta quella fatica e rendendomene conto annuii. Ci separammo e dopo alcuni minuti arrivammo alla pizzeria.
    
    Capitolo 4: Giacomo
    
    “Buonasera, Vincè. Tutto bene?” sembrava di casa Giacomo che iniziò a raccontarsela con il pizzaiolo. Io allora mi sistemai su una sedia a guardare il televisore ed aspettare. Dopo un po’ infatti mi chiese che pizza volessi. “Ehm, una Burrata grazie.” Annuì. “Allora sono due burrate, una bufala, una diavola e due margherite. D’accordo? Appena siamo pronte vi chiamiamo.” Giacomo si sedette di fianco a me.
    
    Pensavo ...
    ... avesse fatto svegliare qualcosa in Giacomo la mia bizzarra scelta, ma niente. A quanto pare era proprio come mi ero immaginato. Però dopo un po’ mi parlò. “Senti devo andare in bagno, dopo la vescica dovrà sopportare litri di birra, se le pizze son pronte aspettami e digli di tenerle nel forno.” Rimasi spaesato. Forse era un segnale, ma non molto chiaro. Il pizzaiolo appena entrò in bagno Giacomo mi chiamò per dirmi che erano pronte le pizze. Allora gli riferii quello detto dal fratello di Edoardo e dopodiché mi decisi ad entrare nel bagno. Vi erano due lavandini e due toilettes. Bussai a quella chiusa. “Giacomo, le pizze sono state fatte da un po’ gli ho detto di metterle in un posto caldo” Sobbalzai quando all’improvviso si aprì la porta. Con un sorrisetto mi accorsi che il suo “coso” penzolava con fare invitante. “Troietta vieni ad asciugarmelo prima, non vedi che è bagnato?” anche lui sogghignava, allora cercai di fargli capire di essere sotto il suo comando e con la faccia spaventata entrai nella toilette. Lui chiuse la porta dietro di me e mi fece inginocchiare di forza. Mi ritrovai il suo cazzo in bocca in men che non si dica, la sua forza era incredibile, con la coda dell’occhio notai dello sborro sulla tavoletta del cesso. Di sicuro si era segato su di me, pensai ridendo. “Perché ridi troia? Adesso che ingoi voglio vedere se continui ad essere divertito”
    
    La saliva colava dal mio mento, il suo gusto di piscio era poco forte, un’altra prova che in bagno non ci era andato ...