1. Il passaggio (capitoli 3,4 e 5)


    Data: 07/05/2018, Categorie: Trans Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69

    Capitolo 3: Una Fantastica Serata
    
    Quando raggiunsi il bungalow dove alloggiavo, mancavo solo più io per iniziare a mangiare. Mi scusai e finalmente consumammo cena. Edoardo mi chiese cosa avevo che sembravo sovrappensiero ma io gli risposi con una cavolata.
    
    Finita cena, fui io stavolta a chiedere se potevo andare a dormire un po' prima, e capendo che il viaggio ci aveva un po' scombussolato, la madre di Edo mi aiutò a fare il letto e mi salutò.
    
    Dormivo da alcune orette quando sentii il tipico rumore di scricchiolio di quando uno si corica su un letto. Proveniva dal letto a castello sopra il mio e realizzai fosse Edoardo. Una voglia pazzesca mi avvolse mista al piacere di pericolo e mi alzai. Lo guardai con gli occhi chiusi e cominciai a baciarlo sulla faccia. Quando se ne accorse si destò improvvisamente e con un movimento brusco mi allontanò. "Ma sei pazzo? Rischi di farci beccare."
    
    Da lì in poi capii che per Edoardo questa sarebbe stata una vacanza e niente più. Mi riaddormentai sovrappensiero.
    
    La mia vacanza si divise dunque così: ogni giorno uscivo in visita a monumenti e città con Edoardo per poi allontanarmi con una scusa la sera per andare da Andrea.
    
    Diventammo molto amici, anche se non gli rivelai mai che io in un certo senso lo conoscevo già. L'ultima sera di Andrea nel villaggio turistico mi offrì cena in un locale costoso sul lungomare. Prima di salutarmi per sempre mi consegnò il suo biglietto da visita dicendomi che se avevo bisogno di un ...
    ... lavoro estivo me lo avrebbe dato da vero amico. Il che era perfetto per me, infatti i miei genitori mi avevano detto che mi davano una mano con la retta universitaria solo se contribuivo anche io lavorando.
    
    Venne anche il giorno del mio compleanno, e mentre la famiglia di Edoardo mi organizzò una piccola festa, Andrea si diede da fare per portarmi in una bella discoteca.
    
    Quando se ne andò la mia vacanzina diventò una noia, perché Edoardo si dimenticò completamente di me.
    
    Più volte lo vidi in compagnia di una ragazza sua vecchia conoscenza che mi fece ingelosire parecchio.
    
    Io invece una volta andato via Andrea e rimasto dunque completamente solo, trascorsi del tempo sui campi sportivi del villaggio turistico. Anche sei il mio fisico esile non mi permetteva sport tanto duri, mi divertii insieme al fratello maggiore di Edoardo e i suoi amici. Giacomo aveva notato quanto mi annoiassi ultimamente e dunque si prese pena per me e mi presentò ai suoi amici delle vacanze. Avevano tutti intorno ai venticinque anni, uno addirittura trenta, ma sembravano miei coetanei e io mi divertivo anche solo a guardarli fare gli scemi durante le loro partite a pallone. Giacomo mi intrigava: aveva sempre un occhio per me, eppure si limitava a fare battute come niente fosse. Non capivo se era interessato o semplicemente si stava godendo la vacanza. Una delle ultime notti, siccome Edoardo era con la sua amica e Andrea era partito, Giacomo mi invitò a mangiare in una spiaggia a poche ore di bus ...
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