1. Il passaggio (capitoli 3,4 e 5)


    Data: 07/05/2018, Categorie: Trans Autore: Federossetta, Fonte: Annunci69

    ... per pisciare. Avevo fatto centro, sarebbe stata una bella serata. Intanto sentii un fiotto caldo in gola: era venuto, come ordinatami ingoiai tutto con calma. Poi mi alzai e gli chiesi: “Come hai fatto a scoprirmi? Neanche tuo fratello Edoardo sa questo segreto” dovevo esternare del tutto la mia relazione con Edoardo, se no avrebbe sospettato anche di lui. Sorrise e rispose: “Quando cammini ancheggi, anche se non lo dai a vedere. Nel bungalow ti ho visto in mutande e mi sono reso conto delle tue curve non del tutto maschili. Basta questo?”
    
    Sorrisi: “Sì… però tutto ha un costo” lo presi per il colletto e lo baciai teneramente. Lui rispose al bacio e contemporaneamente mi toccò le “tettine” che si stavano sviluppando grazie alle poche medicine che prendevo. “Per i soldi non preoccuparti…” ci staccammo e mi porse due centoni “…prendo il servizio completo.” Risi di nuovo e pensai che sarebbe stata non una bella, ma una fantastica serata.
    
    Capitolo 5: Dimitri
    
    Con le pizze raggiungemmo gli altri alla spiaggia e per tutto il viaggio Giacomo non si trattenne a palparmi ogni volta ne avesse occasione. I suoi erano già tutti intorno ad un piccolo falò di fattura rudimentale ma carino. Mi stupii quando notai un’enorme tenda da campeggio poco più in là.
    
    “Quella dove l’avete trovata?” ammiccai al mio nuovo amico. “Questo è il paese di nascita di Carlo, abita più in là verso l’entroterra. Ogni volta che veniamo qua i suoi genitori ce la portano, è un’usanza che abbiamo da ...
    ... quando siamo ragazzi.”
    
    “Adesso capisco perché abbiamo fatto questo viaggio per arrivare in una spiaggia che comunque non è granché.” Parlai al vuoto perché lui, più veloce di me, aveva raggiunto i suoi amici. In mezzo al cerchio vi erano una dozzina di bottiglie, qualcuno ne aveva già stappata una.
    
    “Federico visto che sei l’ultimo arrivato tocca a te prendere i rametti. Li trovi da quel cumulo laggiù.” “Va bene” con calma eseguii l’ordine e quando tornai mi resi conto che Giacomo aveva raccontato tutto. Si erano addirittura organizzati.
    
    “Ehi troietta” mi apostrofò uno “Ora vieni con me andiamo a prendere dei vestiti che ti si addicano.” Senza rendermene conto mi trovai sul marciapiede a seguire quell’estraneo, sentivo le risate di sottofondo ma sapevo che dovevo mantenere la calma perché avrei potuto divertirmi e trarre vantaggio da quella pazza serata.
    
    Entrai in un negozio femminile in centro, il mio accompagnatore mi aveva dato dei soldi e delle istruzioni su cosa comprare, ma mi aspettava fuori. Allora per nulla intimorito dalle reazioni delle commesse trovai il mio outfit e lo indossai. Il saldo totale era maggiore del budget ma in mente mi balenava un’idea su come aumentarlo.
    
    Quando uscii dal negozio ero “all Black”: tacchi da 12 accoglievano i miei piedi misura 40 e le mie gambe, magnificamente depilate e avvolte da dei collant molto sensuali. Avevo un vestitino nero con minigonna e una bella scollatura ad “U”. Sotto suggerimento di una commessa esperta, avevo ...