1. Una stupenda via senz’uscita


    Data: 03/05/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... vivacizzando l’ambiente, in quanto ci sollecita di toglierci gl’indumenti:
    
    ‘Che cosa preferisci consumare per il banchetto?’.
    
    Io sono realmente allettata e stimolata di ribadirgli che se concludiamo la serata nella stanza da letto, a quel punto io avrò molto più appetito e più tempo di definire e di disporre appresso il seguito, sennonché mi limito a replicare con questo tono:
    
    ‘Esattamente non lo so, per adesso non ho molta fame, vediamo che cosa suggerisce al momento il Valpolicella, fammi meditare, ben presto lo saprai’.
    
    Lui agguanta la bottiglia dalla cantina e la colloca accanto al camino per alcuni minuti per far affiorare i profumi del vino. Le fiamme illuminano nel modo adatto i profili, i nostri volti, le mani e i bicchieri, nel frattempo i sentori amabili e sanguigni del Valpolicella si fondono mescolandosi al fantastico brano Bourée dei Jethro Tull, perché credo che io l’identificherò sempre con lui e con la loro melodia, in seguito m’abbraccia invitandomi per ballare. In quella tangibile occasione lui comincia a ispezionarmi con dei baci, però quell’abbraccio diventa presto una carezza e all’istante anch’io inizio a cedere piegandomi ai suoi voleri. Un altro sorso di vino e quegli abbracci diventano da ultimo baci carichi di passione, lui e diventato intanto famelico, perché m’impone di sfilarmi il vestito, ammira con cura le rotondità dei seni che riflettono le fiamme sul suo viso, mentre il colore rosso del fuoco abbozza di colore blu il reggiseno ...
    ... rendendolo d’un tono alquanto particolare. Lui frattanto mi saccheggia amorosamente con due dita nella mia pelosissima e nera fica che si sta già bagnando oltremodo, in modo accattivante e insperato mi chiede:
    
    ‘Che cosa vuoi fare?’. Io ho soltanto modo di sussurrargli argutamente:
    
    ‘Non farmi conversare, perché stasera non mi vengono le parole, io devo concentrarmi, fammi meditare per bene’.
    
    Lui s’avvicina con il viso in direzione dei miei glutei scorrendo le mani lungo tutta la schiena, di riflesso io appoggio le mani con la faccia al tavolo e mi fletto in avanti sporgendomi leggermente con il busto, arrendendomi sennonché con la fica proiettata verso di lui e in direzione del fuoco, visto che sembra quasi volermela mangiare, perché si ferma soltanto qualche attimo dopo in quanto sono abbondantemente fradicia delle mie naturali secrezioni. Dopo avermi condotto per i fianchi sul letto mi colloca sotto di lui, prima in maniera tradizionale, perché so che gli piace godere da femmina e successivamente mi scopa alla sua maniera, in modo diretto, schietto e senz’ulteriori fronzoli. Nel momento in cui lo sento chiaramente sborrare dentro di me, vengo anch’io urlando il mio appassionato orgasmo, affrancata e liberata da quelle grida che portavo sparse nei polmoni. Un attimo dopo aver goduto, mentre io ho ancora il corpo caldo e fumante simile alla canna d’una pistola che ha appena esploso un proiettile, lui &egrave di nuovo pronto per scoparmi:
    
    ‘Dai, sali su di me, perché ...