1. Una stupenda via senz’uscita


    Data: 03/05/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... mano i miei singhiozzi, irrefrenabili anche al solo tocco delle sue dita lungo i tricipiti e il fondoschiena, fino a quando io ero sprofondata nel sonno nella posizione obliqua come mi trovavo. All’alba, soltanto dei fantastici cornetti al cioccolato ci avevano fermato dallo scopare ancora. Quei frammenti di non più di qualche secondo, piccoli vetri d’un cristallo rotto nelle reni l’hanno infine incuriosito:
    
    ‘Mi senti?’.
    
    ‘Sì, certo, dimmi, ti ascolto’.
    
    D’improvviso parte una carrellata d’aggiornamenti, di amici e di conoscenti, la pioggia là di fuori non vuole saperne di rallentare, a un tratto dopo qualche istante di silenzio lui esordisce in modo convincente:
    
    ‘Ascolta, un mio cliente m’ha portato una bottiglia di Valpolicella, m’ha perfino riferito che questo &egrave un vino da meditazione, però mi scoccia berlo da solo, perché ci vuole qualcuno che sappia apprezzarlo. Ti va d’aprirlo assieme stasera?’.
    
    Lui non &egrave mai stato un’individuo abituato a grandi giri di parole, talora la sua franchezza e la sua schiettezza fanno persino male e urtano in maniera ruvida e tagliente. Cazzo se mi va, però questa pioggia mi sconsiglia di sorbirmi due ore di macchina, oltretutto questi mesi m’hanno insegnato che sull’automobile d’una donna, che raggiunge un uomo a casa sua manca solamente la scritta ‘servizio a domicilio’. L’orgoglio e la pigrizia sconfiggono ovviamente il desiderio e la lussuria, perciò io brillantemente rilancio:
    
    ‘Va bene, quest’oggi il tempo ...
    ... &egrave inclemente, che cosa ne diresti invece per giovedì?’.
    
    Ripensando ai miei proponimenti so bene che il tempo fino a giovedì non migliorerà, l’umidità e le piogge persistenti ci accompagneranno, perché gli esperti parlano addirittura d’un abbondante nevischio prossimo venturo. Ci vedremo a metà strada, rimugino frattanto dentro me stessa estrapolando dalla valigia i miei indumenti, così ho pensato bene d’indossare un completino di raso di colore blu notte, delle calze autoreggenti nere con un gioco di ricami del passato sui lati delle gambe, i miei fidati stivali di pelle nera con il tacco. Ho coperto degnamente il tutto con un vestito di maglia grigia con un’ampia scollatura quadrata ornata di jais e di pietre lucide nere. Lui nel frattempo mi raggiunge dove ho parcheggiato la macchina, io manifestamente intirizzita esco ed entro nella sua automobile. Quanto mi &egrave mancata la sua espressione sorniona, tenuto conto che mi ricorda qualche rara foto di Aristotele Onassis da giovane, con quegli occhi di cristallo dietro gli occhiali da freddo e inflessibile intellettuale. Baci casti sulle gote, benché quelle dita nei capelli della mia nuca lascino graffi di voglie incallite strisciate dai suoi polpastrelli, io per l’occasione mi mantengo leggera e spensierata, eppure immaginare dopo un istante quelle stesse voglie altrove non mi tornano certo d’aiuto. D’improvviso ci ritroviamo nella sua abitazione, il focolare già acceso &egrave molto confortevole, visto che anima ...