1. La Matrigna - Atto 4: meglio una sega in più


    Data: 02/05/2018, Categorie: Incesti Autore: Raccontatore, Fonte: EroticiRacconti

    ... dall’alto in basso e viceversa. Era molto diverso rispetto alle proprie seghe. Le sue erano brevi, fatte di movimenti molto piccoli che quasi portavano ad un orgasmo castrato, proprio come diceva il Dottore. Franca invece aveva un movimento ampio che sollecitava tanto la base quanto l’estremità inferiore della cappella che veniva avvolta dalla pelle ogni volta che la mano di Franca tornava in quel punto.
    
    Nel frattempo, Franca aveva posizionato l’asciugamano sopra il ventre del ragazzo, in caso avesse eiaculato senza preavviso. Continuò con quell’accurato massaggio fino a quando l’esperienza non le fece intuire che il momento stava arrivando. Una fervida curiosità la colpì e se ne sorprese. Per qualche ragione, era interessata a quel momento dell’orgasmo. Quanto tempo era passato? Forse due minuti e già erano arrivati all’eiaculazione, possibile? Sapeva di essere brava, d’altronde quindi forse si era sottovalutata. Di certo Giovanni era molto eccitato, questo lo sapeva. Una nuova contrazione del pene tra le sue mani le fece capire definitivamente cosa stava per succedere così decise di intensificare il ritmo.
    
    Giovanni si accorse dell’aumento improvviso di velocità. Neanche lui riusciva ad arrivare a tanto. Era fantastico, si sentiva completamente trascinato da quella sega, verso l’alto, la direzione nella quale Franca tirava. Gli addominali si contrassero e i le dita dei piedi si storsero sotto quel treno di piacere che lo stava investendo. Il respiro era ormai ...
    ... affannoso e il pene continuava a contrarsi in piccoli spasimi. Sentì l’orgasmo montare e finalmente uscire.
    
    Franca osservò attentamente i fiotti di sperma scagliarsi esattamente dove si aspettava sarebbero atterrati, ovvero sull’asciugamano sul ventre del ragazzo. Li accompagnò continuando a masturbare quel cazzo uno ad uno. Ma quanti erano? Veramente notevole, un orgasmo intensissimo e pieno di sperma. Ne percepì tutto il fragrante odore che apprezzava sempre. Pian piano la mano rallentò, fino a stringersi sulla cappella per scolare gli ultimi residui di sperma. Dei residui erano finiti anche sulla sua mano, che asciugò sullo stesso asciugamano negli spazi ancora asciutti.
    
    Giovanni si sentiva come svenuto. Il respiro si stava calmando, ma il cuore non accennava a smettere di pompare fuori dalle vene sangue come Franca aveva pompato fuori lo sperma da quel cazzo. Quanto era durato il tutto? Non importava. Si sentiva benissimo. Sembrava veramente l’esito positivo di una terapia che lo aveva curato. Aveva paura ad aprire gli occhi, sentiva un po’ di imbarazzo.
    
    Anche Franca era leggermente imbarazzata. Però si sarebbe aspettata di vivere una situazione molto più surreale di quella che invece era stata. Tutto sommato, non era stato diverso da qualsiasi altra sega, anzi del tutto simile se non con qualche elemento di novità che l’avevano incuriosita. Dopo pochi minuti decise di parlare.
    
    “Quindi? Tutto bene?” Fece Franca mettendo la mano nei capelli del ragazzo.
    
    “Emh… sì, ...