1. 124 – La professoressa, gli allievi e la figlia, tutti in vacanza (parte 2a)


    Data: 02/05/2018, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... premurarono di confermare il loro aiuto ed io allora, raccolsi il mio telo e in mezzo a loro mi incamminai decisa. Entrammo in acqua e camminammo per almeno una quarantina di metri con il livello alle ginocchia. Poi gradatamente scendemmo facendoci immergere sempre di più, quando mi accorsi che il liquido azzurro diventava più scuro e mi arrivava al collo, loro mi tennero per le braccia sollevandomi letteralmente e mi fecero attraversare gli ultimi quattro o cinque metri che ci separavano dagli scogli. Salirono per primi e poi mi tesero la mano aiutandomi ad arrampicarmi fin alla sommità, dove c’era una pietra tonda di circa un metro di diametro scendendo due scalini naturali scavati nella roccia si trovava un masso grandissimo completamente piano. Eravamo soli e anche nascosti completamente dai possibili sguardi indiscreti dei bagnanti che c’erano in spiaggia. I quattro giovani, mi aiutarono a sistemare il telo mare e così mi sedetti ad ammirare lo spettacolo del mare e degli yot che in lontananza solcavano le calme acque formando scie bianche che si andavano a perdere con onde sempre più piccole che scivolavano inesorabilmente verso la spiaggia. Intenta a godermi tanta bellezza in lontananza, non mi accorsi che di bellezza ne avevo tanta vicinissima a me. Mi voltai verso sinistra e rimasi ipnotizzata dai corpi completamente nudi dei quattro miei allievi. L’unico che si copriva con le mani le parti intime era il giovanissimo Rocco, forse si vergognava e sicuramente era ...
    ... stato convinto dagli altri a togliersi il costume.
    
    Stavano ancora tutti in piedi e mi guardavano ostentatamente, essi mi sorrisero e si avvicinarono a me. Si inginocchiarono vicinissimi e le loro mani si adagiarono dolcemente sulla mia pelle bollente. Mi accorsi di essere psicologicamente impotente di fronte a tanta meraviglia. Il mio sguardo si posò dapprima su Ghedì, il più vecchio dei quattro, che aveva diciannove anni, poi guardai Giampiero che di anni ne aveva diciotto e mezzo, quindi feci scorrere gli occhi su Costantino, lui aveva diciotto anni e un mese perché era nato il primo di maggio, posai lo sguardo su di Rocco, il più giovane essendo lui nato diciotto anni prima al trentuno di maggio. La nudità di Ghedì la conoscevo già, il suo pesante bananone era un potente arma da guerra e anche Giampiero avevo avuto modo di gustarmelo in bocca ed assaggiarne l’abbondante succo dei coglioni, anche lui era molto ben dotato, non come il suo compagno di colore ma in quanto a dimensioni ci andava parecchio vicino. Guardai gli altri due maschi del gruppo e mi stupì non poco la estrema lunghezza del pisello di Costantino, sottile e lungo, tutto incappucciato con sotto due belle palle ben suddivise tra di loro da uno spesso cordone centrale più scuro di tutto il resto. Rocco aveva spostato le mani e ora potevo vedere la sua attrezzatura. Lui era di pelle bianchissima e il suo cazzo al contrario, era molto più scuro, circonciso, anche lui come gli altri, ce l’aveva ancora molle, ma ...
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