1. Mio zio, padrone


    Data: 01/05/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu

    ... avere. Ma quello di mio zio era enorme e superava tutte le mie fantasie.
    
    Avevo paura, perché sapevo che di lì a poco quel cazzo enorme avrebbe straziato la mia fichetta e che avrei dovuto penare e sanguinare parecchio per accoglierlo tutto.
    
    Mio zio, indovinando le mie paure, mi disse di non preoccuparmi: ‘So io come sverginarti, Fabienne, tu fa’ come ti ordino. Se mi disobbedisci sarà peggio per te e la tua prima volta sarà più dolorosa di quanto ti puoi immaginare’.
    
    Mentre mi parlava, aveva iniziato a passarmi tutta la mano di taglio sulla fessura, strofinando sempre più forte.
    
    Mi fece sedere sulle sue ginocchia (sentivo il suo cazzo dietro, premermi pericolosamente in mezzo alle natiche, sempre più duro e grosso) e con una mano mi teneva aperta, cercando di infilarmi un dito dentro.
    
    Quando mi lasciai scappare un gridolino di dolore, mi rise in faccia: ‘E’ solo un dito, ora assaggerai un cazzo dalle dimensioni poderose. Ritieniti fortunata. Poche ragazze perdono la verginità con un uomo così dotato. Ti farà male, ma ti abituerai più in fretta a prendere cazzi e ti piacerà, ti aprirò ben bene, vedrai’
    
    Così dicendo mi fece alzare e girare di schiena, con le mani appoggiate al letto. Mi guardò, eccitandosi sempre di più. Ero piegata in avanti, con i seni offerti, il culo alto, perfettamente rotondo, le gambe aperte e tutti i miei buchini, ancora vergini, in vista. Non resistette ancora.
    
    Mi afferrò i fianchi con violenza: ‘Apri di più le gambe, così. Brava’ ...
    ... Ben aperta che ti farò meno male’ spinse il suo cazzo con forza nel mio buchino, tirandomi verso di sé, e cominciando a pompare in modo sempre più violento. Avevo il ventre in fiamme, gemevo per il dolore e poi anche un pochino di piacere.
    
    Il cazzo di mio zio mi aveva sverginata, mi stava aprendo la figa con forza, mi sembrava dovesse sfondarmi tutta.
    
    ‘Bene, Fabienne, così, brava, apri ancora di più la figa, prendilo tutto. Lo senti com’&egrave grosso e duro?’
    
    ‘Sì zio, lo sento, fa male’
    
    ‘Bene, non muoverti, ti apro ben bene, brava la mia nipotina”
    
    Era entrato tutto dentro, era enorme, sembrava fatto d’acciaio, tanto era duro. I miei gemiti erano sempre più imploranti ma lui spingeva sempre più in fondo, sempre più dentro, affondando tutta l’asta nella mia fichetta, per la prima volta aperta e dolorante. Sentivo le palle sbattermi contro e intanto si aggrappava alle tette, strizzava i capezzoli, poi mi tirava di nuovo con forza contro il suo ventre, come a volermelo mettere ancora più dentro, fino a bucarmi la pelle tesa e morbida del ventre.
    
    ‘Sì, ho sempre sognato di sverginare la mia nipotina, ho sempre sognato di scoparmela così, brava piccola, stai buona, fammi godere’
    
    Venne urlando di piacere e stringendomi forte i capezzoli, fino a farmeli diventare violacei. Sentii dei getti caldi nel ventre e poi il cazzo afflosciarsi e il dolore e il bruciore nella mia fichetta diminuire. Sanguinavo e non riuscivo a camminare. Ma lo zio era soddisfatto.
    
    ‘Brava ...
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