1. 115 – Mamma Rossana e i suoi due gemelli


    Data: 21/04/2018, Categorie: Autoerotismo Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... cucina e mi feci un altro caffè, lo bevvi avidamente e mi lasciai andare sulla sedia. Presi una rivista e iniziai a leggere per distrarmi un po’, subito un articolo con una pubblicità che ritraeva Cristiano Ronaldo in mutande bianche con un pacco incredibile, era veramente una congiura, chiusi immediatamente la rivista e mi dedicai a pulire un po’ la cucina. Tanto per non pensare a niente, mi misi a pulire il forno, mi inginocchiai sul pavimento, pensando che la prossima volta che avremo acquistato un forno avremmo scelto una cucina con detto elettrodomestico ad altezza uomo. Ero intenta a sgrassare l’interno con la testa quasi dentro che sentii arrivare i miei due baldi giovani. Conscia di mostrare il mio lato ‘B’ totalmente nudo, mi alzai di scatto e li salutai, vidi stampato sul loro viso il solito sorriso che significava tutto e niente. Chiesi loro se volevano la colazione e conoscendo in anticipo la risposta mi alzai per preparargliela. Indossavano impunemente degli slip bianchi che sottolineavano la forma del loro cazzo. Ma perché, non li avevo mai visti prima? Forse perché nemmeno li avevo mai considerati come oggetto del mio porco desiderio!! Valentino e Silvano si sedettero a tavola ed io mi infilai in mezzo a loro per posare le due tazze con il cappuccino. Notai che il loro sguardo convergeva dentro la mia profonda scollatura. Con una mano richiusi meglio i lembi dell’accappatoio e andai a prendere i biscotti sul piano alto dell’armadietto della cucina e in questo ...
    ... caso udii un bisbiglìo alle mie spalle. Posai i biscotti sul tavolo e mi sedetti di fronte a loro. Terminata la colazione Silvano mi guardò e con il solito sorriso canzonatorio mi chiese se il giorno prima mi era piaciuto vederli nudi. Rimasi di stucco, non mi aspettavo questa sfrontatezza nei miei confronti. Gli risposi che il fatto di avermi colta in certi atteggiamenti non gli dava il diritto di parlarmi in questo modo. Valentino, mi guardò serio e mi disse che si erano parlati fra di loro e che avevano deciso di sfruttare un po’ la situazione. Sgranai gli occhi allibita e mi incazzai come una iena. Ancora Valentino, in modo serafico, mi comunicò che se non volevo che dicessero a papà ciò che avevano sentito dire al telefono con la mia amica Daria, avrei dovuto sottostare ad alcune cosette un po’ particolari. Gli spiegai che il loro ricatto non poteva funzionare e che io me ne fregavo di tutto, non mi importava proprio niente di quanto potevano dire a mio marito, poi li mandai al diavolo e mi ritirai in camera mia.
    
    Dopo poco i due maledetti figli mi bussarono alla porta e con voce stentorea mi dissero che sarebbero rientrati verso le tredici e di fargli trovare il pranzo pronto se no””
    
    Appena sola telefonai a Daria, non fu una buona idea, lei mi consigliò di stare al gioco, perché se mio marito fosse venuto a sapere tutto ciò che pensavo di lui, molto probabilmente avrebbe chiesto la separazione e mi avrebbe sbattuta fuori casa, considerando poi che ero senza lavoro ...
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