1. 115 – Mamma Rossana e i suoi due gemelli


    Data: 21/04/2018, Categorie: Autoerotismo Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... scivolò a coprire la mia bagnatissima intimità e li guardai a mia volta senza sapere cosa dire. Sentivo dalla cornetta del telefono la voce di Daria che urlava chiamandomi, sollevai il telefono e le risposi dicendole che l’avrei richiamata più tardi. Intanto Silvano e Valentino, i miei gemelli, si erano ritirati nella loro camera. Risoluta e fortemente determinata a risolvere la situazione, entrai senza nemmeno bussare in camera loro e li trovai entrambi in mutande mentre si accingevano a cambiarsi. Dissi loro che gli volevo parlare e mi sedetti sul letto, poi iniziai a snocciolare una serie di spiegazioni per giustificare il mio comportamento precedente. Erano sicuramente giovanissimi ma ormai in età tale da poter comprendere le mie motivazioni. Cavoli, anche loro avevano la ragazza ed entrambi di certo ci facevano sesso, quindi erano a conoscenza che una donna non può vivere di solo pane, ma che a volte le occorre, anche e soprattutto il pene!!! Dissi loro che papà era un amante deficitario in tutto, sia per ciò che riguardava la passione il cui livello per giudicarla numericamente da uno a dieci gli si poteva concedere al massimo un bel due!! Spiegai anche che ai miei tempi, non si usava fare l’amore prima del matrimonio e così io l’avevo sposato senza conoscere le dimensioni del suo uccello. La prima notte mi ero resa conto che al posto del suddetto uccello aveva un piccolo bruco, tra l’altro spesso pure molliccio e invertebrato. Mentre io parlavo loro si erano ...
    ... seduti sulle sedie girevoli del pc e si dondolavano lentamente, poi Valentino guardò suo fratello Silvano e comparve sulle labbra di tutti e due un appena accennato sorriso, quindi, come il sole quando si affaccia in casa passando dalla finestra, guardarono me e il sorriso si allargò donandomi una serenità infinita che mi invase il corpo e l’anima. Intesi in quel momento di essere stata assolta dal peccato, di avere la piena comprensione dei miei figli. Vale, a questo punto si alzò in piedi e con fare baldanzoso mi comunicò che loro due non assomigliavano affatto al loro padre, nel dire questo si calò le mutande immediatamente seguito da Silvano e io vidi comparire due bei cazzi semirigidi, incappucciati parzialmente. Con sotto due grossi coglioni pelosi. Rimasi per un attimo sconvolta, non capii se dal gesto fatto dai miei figli o se dai due grossi cazzi, assolutamente identici, che i miei bambini mi avevano sbattuto davanti. Persi improvvisamente la voce e biascicando qualche parola sconnessa, rapidamente scesi dal letto e uscii dalla camera. Presi il telefono in mano e mi ritirai in camera mia, composi il numero di Daria e le spiegai per filo e per segno quanto mi era successo. Lei dapprima cercò di consolarmi, poi a mano a mano che il discorso proseguiva, compresi dal suo tono di voce, che a stento riusciva a soffocare la propria ilarità. Le dissi con parole povere che cazzo aveva da ridere e lei mi rispose che adesso sapevo dove prendere due bei cazzi duri. La insultai ...
«1234...9»