La sorellina della mia ragazza 5 - Racconti Erotici

La sorellina della mia ragazza 5

... porca –no solo con lui… ma non sai quante volte l’abbiamo fatto…- un’altra sculacciata –ogni occasione era buona, ovunque potessimo… ieri mattina gli ho fatto un bocchino negli spogliatoi durante l’allenamento…- un altro schiaffo -e poi una sveltina nel bagno di un bar…- e un altro ancora. La puttanella mi provoca apposta e mi sta facendo eccitare non poco. Punto il cazzo contro la sua fighetta e comincio a montarla seduta stante. Lei è ancora lì sdraiata a prendere colpi su colpi nella sua passerina ormai sfondata. Mi sdraio su di lei continuando a sbattermela in quella posizione. Tornando a baciarle il collo e le spalle. Stringo la sua pelle sudata tenendola ben salda e non la mollo. Sto per esplodere. Ma no non ancora. Non mi basta averla scoperta in flagrante, averla umiliata scopandomi la sua bocca. No deve provare quello che ho provato io, il dolore che ho sentito io. Dopo un ultimo colpo nella sua fighetta, fuoriesco dalla sua fighetta sfondata e alloggio il mio cazzo fra le sue chiappe. Mi lecco pollice, indice e medio e comincio a masturbarla col primo fisso sul suo clitoride e gli altri due, uno fra le grandi labbra e l’altro a titillarle il perineo. La sento tornare a gemere, inconsapevole di quello che sta per succedere. Mi sego per un momento per farmelo tornare duro e appoggio il glande a diretto contatto con la sua rosellina. Ma niente lei ancora non capisce, tutta presa dalle mie dita che la fanno diventare matta. Prevedendo la sua reazione mi protendo sulla ...

... sua schiena abbandonando la sua fighetta e appoggiandomi con quella mano al materasso e allargandole le chiappe con l’altra. E comincio a spingere. In quel momento capisce –ehi che stai facendo?... aahii fermo, no!-. Ma ormai è tardi. Tenta di divincolarsi ma la tengo ferma. Con un piccolo colpo riesco a fare entrare la cappella tutta dentro. –ahh… fermati, mi fai male…-. Ma io non mollo. Prendo un bel respiro e la penetro tutta d’un colpo. Le tappo la bocca prima che il suo urlo risuoni in tutto l’hotel. Una lacrima le riga una guancia. –basta…- -shhh… adesso passa… vedrai ti piacerà… Ila godeva come una matta oggi…- Tenta di scrollarmisi di dosso, invano. Io rimango immobile dentro di lei e lascio che si abitui. Poi comincio a muovermi lentamente. –guarda il lato positivo… da ora potrai farti sbattere da Gabriele e un altro contemporaneamente… Anzi da tre… Con la bocca che hai sarai molto richiesta…-. Lei non mi risponde troppo umiliata per dire alcunchè. Mi metto con la schiena dritta e stringo le sue chiappe fra le mani, dandole colpi sempre più forti nel culo. Cerca di reprimersi ma sento che comincia a godere. E allora io la inculo più forte e comincio a sculacciarla. Le mie sberle le arrossano il culo ma la fanno eccitare. I suoi gemiti sono un misto di dolore e piacere. Esattamente come mi sentivo io oggi mentre facevo il culo a Ilaria dopo che mi aveva detto del tradimento di Silvia. Dolore e piacere. Un connubio antitetico che però è la definizione di ogni rapporto. ...