1. La sorellina della mia ragazza 5


    Data: 08/10/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Frank721, Fonte: Annunci69

    ... ginocchio e mi slaccio i pantaloni. Mi prendo il cazzo in mano e glielo strofino in faccia. Lei sembra non gradire –ohh scusa… il tuo Gabri non fa così?-. Lei mi guarda incazzata e mi dice –no non fa così…- mi prende il cazzo in mano e comincia a farmi una sega con aria di sfida. –Ti ricordi quella sera che mi hai sborrato in faccia per la prima volta? E che eri così stupito da me? Beh sappi che quella sera mentre tu eri perso sul culo di mia sorella io ero nei bagni della discoteca a farmi sbattere da Gabri… è stato lui il primo a sborrarmi in faccia, non tu…-. Digrignai i denti e feci pressione contro le sue labbra, che dischiuse accogliendo il mio cazzo fra di loro. Glielo spinsi tutto in gola. Provavo una sorta di piacere selvaggio nel vedere finalmente Silvia farmi un pompino. E doveva averne fatti parecchi, data l’abilità con cui li faceva. Questo pensiero mi infuse una nuova scarica di adrenalina mista a rabbia e ad eccitazione. Comincio letteralmente a scoparle la bocca. Le tenevo la testa per i capelli biondi e le facevo correre la bocca lungo la mia asta. Sentivo il mio piacere crescere lungo il cazzo ma non intendo lasciare che se la cavi con così poco. La faccio rimettere in piedi e la sollevo per le cosce. Le appoggio il glande sulla fighetta e poi la penetro tutta d’un colpo. La sento fremere fra le mie mani mentre comincio a prenderla contro quel muro. Le nostre labbra si intrecciano in una danza furiosa mentre la penetro. Abbandono la sua bocca e comincio a ...
    ... baciarle il collo, sempre più su, fino ad arrivare al lobo dell’orecchio. Il mio pube sbatte contro il suo ad un ritmo sempre più veloce e incalzante. I suoi gemiti mi risuonano nell’orecchio e io sento il cazzo pulsare, pronto a esplodere. Ma no, non ancora. Stringo i denti e continuo finché non la sento urlare tutto il suo godimento. Fuoriesco da lei. Ho la cappella viola e pulsante e me la stringo per ritardare l’eiaculazione. Ansimo di piacere, dolore, fatica e di una certa eccitazione selvaggia. Il pericolo era passato. Silvia era ancora con la schiena contro il muro in estasi per l’orgasmo. La prendo di nuovo per il braccio e la getto sul letto a pancia in giù. Sul letto su cui quello stronzo se l’era scopata chissà quante volte nei giorni precedenti. Il suo culetto perfetto era sporgente verso l’alto, invitante. Mi avvicino a lei menandomi il cazzo e tenendomelo duro. Mi metto a cavalcioni sul suo culo, con il pene appoggiato su una chiappa, mentre con una mano le massaggio l’altra. –Allora non mi hai risposto? Gabriele è l’unico o ti sei fatta anche il resto della squadra, eh?- e sottolineo la domanda dandole una sberla sul culo. Lo vedo arrossarsi ma la sento gemere. –ti piace? Chissà quante ne hai prese nei giorni scorsi… Cos’era tipo un’orgia tutti insieme o hai diviso fra attacco e difesa, alternandoli?- e le tiro un’altra sberla sulla chiappa. Tenta di contorcersi ma il mio peso la tiene bloccata. Pianta i gomiti nel materasso e si gira a guardarmi con sguardo da ...
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