1. La sorellina della mia ragazza 5


    Data: 08/10/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Frank721, Fonte: Annunci69

    Il viaggio è una tortura, sia fisicamente che psicologicamente. Quel maledetto sedile è sfondato e scomodo ma quasi non me ne accorgo. La mia mente vola verso altri pensieri. Pensieri che, ad ogni minuto che passa, diventano sempre più grigi e deprimenti, alternandosi con altri accesi di rabbia e furore. Una parte spera ancora che non sia vero. Che sia solo un'altra delle balle che Ilaria ha usato per circuirmi. Ma in fondo al cuore sapevo che era così. Continuo a vedere nella mia mente il viso di Silvia che bacia un altro. Pianto le unghie nel bracciolo e chiudo gli occhi cercando di scacciare quell' immagine. Non lo sopporto. Arrivo a Firenze che è già buio. Scendo dal treno sulla banchina, di corsa e seguo le scritte che dicono uscita.
    
    Vendo in lontananza una schiera di giornalisti che si protendono in avanti e una raffica di flash illuminare a giorno il volto del sindaco. Dicono che sta sera diventerà Presidente. Buon per lui. Ma adesso ho altro a cui pensare che alla politica. Trovo un taxi vuoto e faccio cenno all'autista di entrare. -dove la porto?- già dove vado? La partita a quest'ora sarà già finita. Estraggo il cellulare dalla tasca e vedo cinque chiamate perse. Ilaria. Mi dispiace ma questa è una cosa che devo risolvere da solo. Leggo il messaggio di Silvia in cui mi diceva in che albergo erano e lo comunico al tassista. In dieci minuti arriviamo. Scendo dal taxi ed entro nell'albergo. Chiaramente avevano vinto. Il ristorante dell'hotel era gremito di persone ...
    ... e i giocatori erano lì a festeggiare. Spero di vederla, di prenderla da parte e discuterne civilmente. A me non piace fare scenate, ma più mi guardo in giro più mi rendo conto che lei non è qua. E non vedevo nemmeno quel bastardo. Un oscuro presentimento mi sale dall'anima insieme ad un atavica ira. Esco in strada e estraggo nuovamente il telefono dalla tasca. Cerco su internet il numero di telefono dell'albergo, lo compongo e inspiro profondamente. Attraverso la vetrina vedo la receptionist rispondere -Hotel *******, come posso aiutarla?-. Mi armo di tutto il mio sangue freddo e con la voce più affabile che riesco a fare rispondo -Buonasera vorrei parlare con un vostro ospite. Si chiama Silvia *******, fa parte di una squadra di pallavolo- -ah sì certo, ma guardi credo che sia al ristorante a festeggiare dubito che sia nella sua stanza, se vuole le può lasciare un messaggio- -la prego, provi a chiamare la sua stanza, è urgente...- e dillo, dai dillo -va bene... Allora Silvia *******....- avanti mi serve solo un numero... -ah sì ecco stanza 202 provo a chiamarla- sì, beccata! Il telefono squilla e il cuore accelera i battiti. -Pronto?-
    
    La voce di un uomo.
    
    Mi manca il respiro. -Pronto? C'è nessuno?-. Mi appoggio con una spalla contro il muro col cuore che batte a mille. Perché... Perché... Silvia... Non riesco a crederci. Lascio cadere il braccio lungo il fianco. La mano mi trema e il telefono cade per terra. Silvia, perché...
    
    Cerco di riacquistare la lucidità mentre ...
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