1. Veronika cap.1 - Il feticismo delle scarpe blu


    Data: 31/03/2018, Categorie: Feticismo Autore: FrancoT, Fonte: EroticiRacconti

    ... ginocchio.
    
    “Prendere l'iniziativa e toccarmi con mano e non solo con gli occhi”, mi disse. Da quel momento in avanti il tutto assunse una tinta fortemente erotica. Lei poggiò proprio il piede sulla mia patta, incurante del fatto che mi sporcasse i pantaloni e allo stesso tempo portò le mani dietro alla propria nuca liberando i capelli dal fermaglio che li tratteneva e poi reclinò la testa all'indietro guardando verso il soffitto. Sentii il mio cazzo indurirsi forte e percepii che mentre la mia mano strofinava la sua passera, il suo slip si era infilato in mezzo alle sue labbra ed il collant cominciava ad inumidirsi.
    
    “Non sai quanto mi ecciti con quella mano!!!”.
    
    “Anche tu con questo piede”, le risposi.
    
    “Slacciati e abbassati i pantaloni, dai”, mi disse.
    
    Allora io smisi un attimo di dedicarmi a lei e lo feci. I pantaloni si afflosciarono alle mie caviglie ed il mio cazzo si presentò eretto al suo cospetto. Veronika si abbassò la gonna che cadde inerte a terra e venne a sedersi sulla scrivania davanti a me.
    
    “Ti piacciono le mie scarpe, vero?!?!”.
    
    “Altrochè”, risposi.
    
    “E il resto?”, mi chiese con voce suadente, aprendo le cosce magrissime e mostrandomi di fatto attraverso il velatissimo collant, lo slip arrotolatosi tra le sue labbra. Non era interamente depilata ed un sottile strato di pelo ricopriva il suo sesso.
    
    “Anche”, risposi, mentendo parzialmente. Veronika infatti non mi piaceva interamente, ma non riuscivo a distrarmi da quelle gambe ...
    ... magrissime e da quelle scarpe e quei piedi incredibili. Non era bella ma nel complesso era incredibilmente sexy.
    
    “Adesso vieni a leccarmi, poi io e le mie scarpe ci prenderemo ura di te”, mi disse sdraiandosi all'indietro sulla scrivania. E così andò. Mi alzai dalla poltrona e affondai il volto tra le sue magre cosce, mordicchiandole la patonza e scoprendo che il collant era ormai interamente bagnato all'altezza del suo sesso,
    
    “Sei incredibile....”, le dissi a bassa voce.
    
    “Strappa il collant e leccami, Non vedo l'ora che tu lo faccia”.
    
    Presi il collant con entrambe le mani e lo strappai. Percepii immediatamente il profumo del suo sesso e quell'odore forte mi eccitò ulteriormente. Scostai lo slip nero e vidi per la prima volta da vicino il suo sesso. Aveva le labbra lunghe ed il clitoride che non sporgeva troppo. La leccai assaporandola per la prima volta. Era buona e saporita ed era un lago di umori. Ci mise dieci minuti per il suo primo ed unico orgasmo di quella giornata e lo volle assaporare stringendomi il viso tra le cosce finchè il tremore non le fu interamente passato.
    
    “Siediti sulla tua poltrona e avvicinati alla scrivania”, mi disse mettendosi a sedere su di essa. Quando lo feci mi chiese di aprire le cosce e portò i suoi piedi attorno al mio cazzo, serrandolo tra di essi.
    
    “Oh Cristo...”, esclamai vedendo quelle scarpe meravigliose stringere il mio arnese.
    
    “Si vede che ti piace...”, mi disse lei “diventa sempre più duro”.
    
    “Non so quanto potrò ...