1. Dimenticanze


    Data: 26/03/2018, Categorie: Autoerotismo Lesbo Sensazioni Autore: Deb, Fonte: RaccontiMilu

    ... spiovesse poteva essere un’ottima idea. Così sono salita da lei. Mi ha dato subito un asciugamano, e mi ha chiesto se volevo una tuta.
    
    “No grazie, dai, mi asciugo in cinque minuti”.
    
    Cinque minuti dopo però ero molto più bagnata. Ma bagnata sotto. In questi cinque minuti Francesca mi ha toccato i capelli per sentire se erano davvero asciutti come dicevo io, e mi ha tirata leggermente a sé scherzando. Ci siamo guardate due secondi. Poi mi ha baciata, anzi ci siamo baciate perché lo volevo anche io. “Non sono lesbica” le ho detto. “Neppure io”, mi ha sussurrato. Io ero tesa. “Rilassati, non ti mangio”, mi ha ripetuto. Ma io volevo essere mangiata. Volevo che il suo morso proseguisse. Ho giocato da sola il bottone dei jeans, mentre lei mi accarezzava leggera. La sua mano si è insinuata subito tra la maglia e i jeans sul mio ventre piatto, e io ho usato la solita tecnica, la stessa che uso con i ragazzi e che fa loro perdere la tesa. “No dai non si può”, mentre tiro in dentro la pancia e con gli occhi chiedo tutt’altro. Ecco, così ero bagnatissima, il mio slip somigliava alla sabbia del bagnasciuga quando arrivano le prime onde del cambio marea, si riempiva di umori e di voglia.
    
    “Vedo che le hai ricordate oggi”, mi ha come ripreso.
    
    Così un po’ per curiosità un po’ perché ormai la situazione era completamente compromessa le ho toccato le cosce sui collant, sollevandole la gonna. Cristo, autoreggenti. Con la faccia più sorpresa del mondo sono salita. E la sorpresa è ...
    ... stata ancora più grande. Nulla. Nulla di nulla. E solo sfiorando la sua zona più liscia ho capito quanto lei mi volesse esattamente come la desideravo io in quel momento. Due laghi. Labbra che si toccano, lingue che si intrecciano. Cioè Fra nello spogliatoio della palestra – per carità, non sarà stato affollato come durante la settimana ma qualcuna ci sarà stata – si è messa autoreggenti e gonna senza intimo. Mi sono immaginata in un flash la scena. La volevo.
    
    “Sono sbadata, a volte le lascio a casa” ha detto scostandosi. Il mio cellulare suonava, ma non ho risposto. Siamo andate di là, in camera sua. Siamo cadute abbracciate nel suo letto doppio, io con i jeans ancora addosso lei con la gonna alzata che lasciava vedere la balza delle calze. Mi ha spogliata con decisione, mi ha messa a pancia in su e quindi ha cominciato a toccarmi, mentre io le accarezzavo la gonna in seta e il sedere. Sussurri. Brividi. Si è spogliata rimanendo solo con le calze. Le nostre due “cose” si sono toccate per un attimo, quindi ci siamo masturbate a lungo, fuori e dentro, tanto che mi è sembrato di essere venuta cinque volte dico; a un certo punto ho assaggiato i suoi umori dalle mie dita e ho le ho detto “tanto’.ormai”, prima di rovesciarla gambe all’aria. L’ho leccata prima io, era dolcissima. Non era la prima volta che facevo sesso con una ragazza, ma era la prima volta che capitava con qualcuna che non fosse una mia amica. Sapeva di proibito. La leccavo e nel frattempo la penetravo con indice e ...