1. Il pigione


    Data: 15/03/2018, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: Senior, Fonte: RaccontiMilu

    ... turbata. Mario si accorse del suo stato e ne approfittò per infilarle la mano tra le cosce. Scoprì che aveva gli slip inzuppati, la spinse allora dolcemente contro il muro, avvicinò le labbra a quelle della donna, e non appena lei dischiuse la bocca vi infilò dentro la lingua per un lungo, appassionato bacio. Contemporaneamente con le dita le massaggiava le piccole labbra e poi il clitoride. Non ci volle molto perché lei raggiungesse l’orgasmo, un orgasmo talmente violento che stava quasi per svenire e sarebbe caduta in terra se Mario non l’avesse sorretta. Dopo un po’, appena si riprese Mario aprì la porta per farla uscire.
    
    Rita uscì in strada, respirò a pieni polmoni la fresca aria della serata come per raffreddare dall’interno il proprio corpo. Aveva la sensazione di avere la febbre, troppo tempo era stata sotto pressione, si era vergognata profondamente per quell’incresciosa situazione in cui il marito l’aveva messa, ma era anche profondamente turbata per quello che era successo. Aveva goduto, è vero, e nella sua vita le volte che aveva raggiunto l’orgasmo si potevano contare sulle dita di una mano, ma era preoccupata per quel blocco, quella sensazione di impotenza che aveva provato in presenza di Mario, quell’uomo avrebbe potuto farle qualsiasi cosa senza che lei potesse reagire! Ma si sentiva anche offesa per quell’esplicita proposta che aveva ricevuto, Mario pretendeva in pratica che lei si prostituisse a lui! Accelerò il passo, sicuramente Paolo si sarebbe ...
    ... arrabbiato anche lui per quella proposta, sicuramente avrebbero trovato assieme un’altra soluzione, a costo anche di cambiar casa, sicuramente l’avrebbe consolata. Una volta a casa riferì d’un fiato, tutto al marito, compreso il massaggio finale sulla sua fica. Paolo rimase parecchio in silenzio, deludendola molto. Si sarebbe aspettata uno scatto di rabbia ed invece il marito rifletteva.
    
    Ma i quindici giorni passarono, di soldi non se ne vide neanche l’ombra, altre soluzioni abitative c’erano, i fitti erano più alti altrove e comunque prevedevano degli anticipi e i soldi mancavano. L’ultimo giorno lei propose a Paolo di tornare al paese di origine e farsi ospitare dai suoi genitori, ma lui le rispose:
    
    Insomma non si ribellava al fatto che quello non si sarebbe più limitato a toccarla, ma reclamava qualche soldo in più. Era quella un ulteriore delusione che il marito le dava!
    
    In effetti l’accompagnò da Mario e fece le sue vane richieste. Mario gli ribadì che le due ore giornaliere erano solo il pagamento degli interessi del loro debito. Solo quando avesse avuto bisogno di intrattenerla più ore, le ore in più sarebbero servite a far diminuire il debito di un giorno di fitto per ogni ora. Di nuovo li congedò, dando appuntamento a Rita per le dodici del successivo lunedì.
    
    Che stronzo, pensò la moglie.
    
    Il lunedì, alle 12.00 in punto, si presentò da Mario che l’accompagnò nella camera per gli ospiti. Su una sedia vi era la sua divisa, ossia un vestito nero, un grembiule e ...
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