1. Lo stupore


    Data: 12/03/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... totalmente le dita agganciandoti alla mia carne bagnata di ricche secrezioni. Dai, più forte, più in fondo, sì, perché ti voglio così, amabilmente e gentilmente aggressivo, deciso e forte, ma al tempo stesso amabile e delizioso in ogni gesto. Al momento intercetto chiaramente la tua bocca scendere sul mio collo, dato che accarezzi con la lingua i seni e i capezzoli rigonfi che li sovrastano. Più giù ancora mi sfiori l’ombelico con un piccolo movimento e poi ti dirigi verso l’inguine, lì intercetto la tua lingua scostare i foltissimi peli della mia fica cogliendo nettamente le tue dita insinuarsi ancora dentro di me. Adesso ti voglio, in questo momento, sì, perché posandoti una mano sulla testa faccio una leggera pressione sulla nuca avvertendo la tua bocca spostarsi sopra di me cercando il clitoride. Tu lo accarezzi leggermente con la lingua sfiorandolo appena, scosti i peli con le dita e poi t’avventi su di esso succhiandolo energicamente. Io strepito, tu smetti per un istante, mi guardi e sorridi, tuttavia sembri soddisfatto della tua opera e hai tutta l’intenzione di terminarla nel migliore dei modi, mentre il tuo sguardo &egrave maledettamente astuto, intrigante e malizioso, in tal modo riprendi i tuoi movimenti circolari sul mio clitoride fino allo spasmo, fino a sentire i miei fluidi appassionati e bagnatissimi annegarti il viso.
    
    Io raggiungo l’orgasmo gridando forte e stringendo le lenzuola con le mani, rapidamente ti rialzi e mi copri con il corpo, ...
    ... adesso ti sento enormemente eccitato su di me, in quanto ho ancora il respiro affannato e la bocca appena dischiusa. Al presente mi baci, io avverto chiaramente che mi divarichi le gambe, un attimo ancora e sei dentro di me, io sussulto, intanto che i miei gemiti riempiono la stanza, mentre il tuo respiro si fa più veloce, più profondo. Io sollevo le gambe, dal momento che un altro gemito si confonde mescolandosi con i rumori in sottofondo dell’hotel, tu spingi più in fondo, più rapido, sempre di più.
    
    Io ti sento al culmine, non posso più aspettare, allora mi lascio andare a un grido di piacere che inonda la stanza avvolgendola interamente, mentre tu fai maggior forza sui muscoli delle braccia per reggere il tuo orgasmo, che arriva in tutta la sua potenza lasciandomi disarmata e inerme. In seguito tu crolli su di me dolcemente, respiri velocemente e mi passi le mani nei capelli arruffati e umidi di sudore. Io chiudo gli occhi, ti sento ancora dentro di me, un piccolo sussulto, un’ultima rimanenza del tuo orgasmo che s’appropria delle pareti della mia fica, poiché adesso un gemito mi sfugge dalle labbra che si posano sul tuo viso accarezzandoti. Tu mi stringi forte a te senza dire una parola, giacché le tue mani cercano le mie, mi guardi ancora negli occhi e sorridi.
    
    Io ti sorrido a mia volta senza dire nulla, poi amabilmente e teneramente la tua mano riprende ad accarezzarmi i capelli, giacché sprofondo nei sogni più energici e più intensi.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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