1. Lo stupore


    Data: 12/03/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... questo punto quasi al termine. Io ti scruto mentre entri nella sala, un misto d’odio, di sconforto e di reale tristezza m’assale, visto che accompagna il mio sguardo che ti segue, finché tu non ti dilegui scomparendo dietro la porta nell’enorme sala dell’hotel, perché tu non m’hai nemmeno salutato, intanto io ceno da sola nel ristorante dell’hotel.
    
    Io non avevo voglia di stare ad ascoltare commenti, frasi e modi di dire del dopo lavoro, cosicché mangio lentamente pensando ai tuoi occhi, talmente attenti e premurosi alle mie parole di quel pomeriggio, eppure così distanti e freddi nel ritornare al lavoro. Io mi ravvivo i capelli con un movimento leggero, m’alzo ed esco dal portone principale e camminando sul lungo lago guardo verso le isole che mi sembrano così distanti illuminate da migliaia di luci, in quel frangente m’appoggio alla balaustra che divide il lungo lago di cemento decorato dal piccolo strapiombo sul lago, in realtà non &egrave molto alto, forse una decina di metri, forse qualcosa di più, guardo la luna così piena, giacché &egrave come se mi guardasse, sento alcuni passi e un soffio d’aria fresca mi colpisce la schiena, mi giro e ti ho nuovamente di fronte. Al presente nessuna parola risuona tra di noi, nessun saluto, nessun cenno, mi tiri verso di te e posi le tue labbra accanto al mio orecchio:
    
    ‘Ti voglio’ – mi sussurri, manifestamente acceso ed entusiasta.
    
    Tu mi baci prima dolcemente, in seguito con preminente insistenza, poiché sento la tua ...
    ... lingua introdursi nella mia bocca. In breve tempo intuiamo che cosa vogliamo entrambi quella notte, entriamo in camera senz’accendere la luce, tu butti la giacca sopra una sedia e mi baci ancora, adagio fai slittare abilmente la mano verso i bottoni della mia camicetta slacciandoli. Io avverto le tue labbra spostarsi sul mio collo e posarsi amabilmente sulla spalla, dal momento che la tua lingua insiste sulla mia epidermide stuzzicandola, intanto che tu prosegui quell’opera costante ed emozionante del denudarmi del tutto. Tu aneli vedermi discinta, essenziale, direi pura di fronte a te, mi vuoi disarmata, indifesa e sudata sotto di te. Il reggiseno si slaccia in un attimo cascando sul giaciglio, mi osservi attentamente il seno poco prima di baciarlo disegnandolo con dovizia con la lingua, seguendolo in ogni minima curva, giacché lasci scivolare gli slip per terra, in quanto hai raggiunto il tuo scopo, perché il mio corpo attualmente &egrave incustodito, sguarnito e nudo dinnanzi a te. In tal modo mi sollevi tra le braccia, mi posi sul letto e dopo un attimo ti sdrai accanto a me su d’un fianco appoggiando la testa sopra un braccio mi guardi amorevolmente, la tua mano adesso si serra sopra il mio seno, poiché non posso fare a meno di gemere.
    
    Tu soffochi la mia voce in un bacio lungo e affettuoso, laddove le tue dita s’infilano sul mio ventre. Automaticamente le gambe si divaricano leggermente lasciandoti transitare, il tempo d’un sospiro e t’insinui dentro di me impregnandoti ...