1. Ti proteggo io


    Data: 25/02/2018, Categorie: Trans Autore: Pammy78, Fonte: RaccontiMilu

    ... attimo poi mi ha risposto:
    
    – Fosse per me ti direi di sì, ma devi chiedere a Vanna… è lei che chiude il Fit alle 21, io stacco alle 20.30… perciò se lei acconsente puoi stare.
    
    Così ho cercato Vanna e un po’ titubante le ho rivolto la stessa domanda; ha sorriso e con la sua solita voce bassa m’ha detto:
    
    – Ma certo, figurati! Tanto resto fino alle 9 e se possiamo fare un favore lo facciamo volentieri.
    
    L’ho ringraziata e, dopo essermi cambiata, son corsa in palestra.
    
    Decido di fare solo una breve corsetta sul tapis rulant e all’improvviso mi si para d’innanzi Giulio, mani sui fianchi, sorridente, pacco in evidenza.
    
    – Ciao! Hai fatto tardi oggi, eh?
    
    Avevo gli auricolari del lettore mp3, ma non l’avevo ancora acceso.
    
    – Cacchio, m’hai spaventata! Sì, per chiudere un lavoro mi sono trattenuta in ufficio…
    
    – Dopo che fai? Piscina come al solito o vai via?
    
    – Non so, tra un po’ chiude e mi sa che vado.
    
    Mi sorride, annuisce e se ne va.
    
    Finisco di correre, mi sciacquo ed entro in piscina mentre quasi tutti escono; incrocio Simona: – Ti ha dato l’ok?
    
    Facco cenno di sì con la testa un po’ col fiato corto, lei mi sorride e mi saluta:
    
    – Benissimo! A lunedì allora, ciao!
    
    Le rispondo e vado a tuffarmi.
    
    Dopo 2 vasche corte noto che la piscina è già vuota, ma so che c’è Vanna e mi tranquillizzo; ne faccio un altro paio ed esco per non approfittarne troppo recandomi subito verso le docce degli spogliatoi femminili.
    
    Ero sotto la doccia già da un ...
    ... po’ persa nei miei pensieri ed all’improvviso sento alle mie spalle: – Ciao! Ancora qui?
    
    Mi scappa un grido soffocato, con le mani d’istinto mi copro tra le gambe e i seni, poi sbotto:
    
    – Ma sei pazzo!?
    
    – Perché?
    
    Metto a fuoco la situazione, era lui con solo un asciugamano in vita:
    
    – Aspetta… cosa ci fai qui!?
    
    – Ho fatto tardi anch’io. Ho sentito rumore d’acqua provenire da qui e pensavo qualcuna avesse dimenticato un rubinetto aperto…
    
    Sorrideva fissandomi e non negli occhi.
    
    – Be’… sono io invece! E piantala di fissare! Torna di là e cerca di esser più discreto!
    
    Niente, se ne stava lì e sorrideva. Si guarda intorno e mi fa:
    
    – Dai, siamo soli, quando ci ricapita?
    
    – Che cazzo dici!?’
    
    Fa cadere l’asciugamano per terra, resto a bocca aperta pensando a quel che vuol fare, resto paralizzata dalla paura mentre si avvicina.
    
    – Cosa vuoi!? Piantala di fare il coglione! – dico a voce bassissima, la gola quasi chiusa.
    
    – Dai, hai capito… lo so che muori dalla voglia anche tu… L’ho capito da come mi guardi.
    
    Fa un passo verso di me, io indietreggio fino a cozzare le mattonelle. A quel punto dietro di lui spunta una mano per aria, si abbatte di taglio sul suo collo e lui stramazza per terra. Svenuto.
    
    Si affaccia un viso: Vanna.
    
    – Tutto a posto?
    
    Io flebile:
    
    – Sì… grazie…
    
    Tremo violentemente e non per il freddo.
    
    Lei si carica letteralmente il tipo su una spalla e mi fa seria:
    
    – è da un po’ che lo tenevo d’occhio… Ho ricevuto varie ...