1. Ti proteggo io


    Data: 25/02/2018, Categorie: Trans Autore: Pammy78, Fonte: RaccontiMilu

    Pamela: – Non immagini cosa m’è successo venerdì sera!
    
    Daniela: – Sì? Bello o brutto?
    
    P.: – Brutto…
    
    D.: – Mi devo preoccupare?
    
    P.: – No, mi ha salvata una tipa…
    
    D.: – Ma cos’è successo? Dove?
    
    P.: – Calma, calma… Ti racconto tutto.
    
    Vado 3 volte alla settimana in un centro sportivo, più che per tenermi in forma per poter scaricare le tensioni e la stanchezza quotidiani. Così ogni lunedì, mercoledì e venerdì stacco in ufficio e armata di borsone ad hoc mi reco al Fit & Health – così si chiama il centro. Non è una comune palestra, infatti oltre ad un salone con le tipiche attrezzature, ha una piscina e un’ altra sala dove insegnano lo yoga, l’aikido – un’arte marziale per imparare come difendersi – e lo judo. E’ sempre molto frequentata da ragazzi, ragazze e anche qualche signora di mezza età. Di solito passo prima nella palestra a fare tapis rulant, step e talvolta dei piccoli pesi per le braccia, poi faccio una doccia veloce nello spogliatoio femminile, m’infilo il costume e via in piscina per una nuotata tonificante. A quel punto doccia rilassante, mi vesto e torno a casa con i mezzi pubblici.
    
    La titolare del centro si chiama Giovanna – per tutti Vanna – ed è una donna che non passa di certo inosservata! Alta più di 180 cm, fisico scolpito da anni di palestra ed arti marziali ma senza eccessi muscolari, capelli corvini mossi sulle spalle, un viso spigoloso, particolare ma affascinante e una voce calda dal timbro basso.
    
    A questo si aggiungono 2 ...
    ... particolari graditi ai ragazzi: un seno tondo ed immobile a sfidare la gravità ed un sedere praticamente scolpito nel marmo. Una persona davvero affabile senza mai dare troppa confidenza nemmeno alle sue amiche istruttrici di nuoto e yoga; lei invece si occupa delle arti marziali e della palestra.
    
    Da tempo avevo notato che una volta giunta lì un ragazzo prendeva a fissarmi, inizialmente per pochi momenti, ma ultimamente lo faceva con insistenza e cercava sempre di capitarmi d’intorno. Io non badavo a lui, ho sempre ignorato questi atteggiamenti pensando fosse la scelta migliore. Ma evidentemente mi sbagliavo.
    
    Un tardo pomeriggio ha attaccato bottone e visto ho risposto gentilmente s’è sentito abilitato a farlo sempre più spesso. Così è finita che un paio di volte Giulio – così si chiama – mi ha chiesto se ero libera la sera per uscire insieme a bere qualcosa e ho sempre glissato con una buona scusa. E sia chiaro che non ho mai declinato i suoi inviti per il fatto che io sia lesbica ma proprio perché non mi piace il suo modo di fare, i suoi occhi vagamente acquosi e una certa insistenza che sfocia nell’essere quanto meno invadente.
    
    Ma venerdì scorso è accaduto.
    
    Son rimasta più del solito in ufficio, perciò ho fatto le corse per arrivare al Fit & Health, ma ci sono arrivata più di un’ora dopo il mio solito orario.
    
    Ho subito avvicinato Simona – l’istruttrice di nuoto – e le ho chiesto se potevo farmi una nuotata fuori dall’orario concesso al pubblico. Mi ha guardata un ...
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