1. La storia di come la mia verginità posteriore non è andata a mio marito


    Data: 18/09/2017, Categorie: Cuckold Etero Autore: SposinaNovella, Fonte: RaccontiMilu

    ... anche un particolare interessante, ovvero che dopo averlo visto nelle docce dopo una partitella di calcetto tra colleghi, può asserire che oltre ad essere un bel ragazzo, &egrave anche particolarmente ben dotato, di certo più di lui.
    
    Questo pensiero mi fa scoccare una scintilla: non mi ero mai fatta problemi per le dimensioni, essendo l’uccello di mio marito l’unico provato, per cui non mi ero mai chiesta cosa si potesse provare ad essere riempita di più’ fino a quel momento.
    
    Il solo pensiero mi ha fatta godere molto più del solito, e da quel momento non sono più riuscita a togliermelo dalla testa.
    
    Nei giorni successivi, ho indagato un po’ sulla questione delle misure maschili, constatando che in effetti mio marito &egrave sotto la media, e ho iniziato a guardare con occhi diversi Emanuele, ogni volta che lo incrociavo.
    
    Probabilmente alla lunga si deve essere accorto dei miei sguardi, perché una volta che mi ha incontrata da sola ha preso l’iniziativa e mi ha offerto un drink.
    
    Non ve la faccio troppo lunga: nell’arco di qualche incontro, era entrato definitivamente nella mia testa e, una volta capito che ero completamente partita per lui e che mi sarei concessa, non si &egrave fatto remore nei confronti del suo collega e mi ha fatta sua.
    
    Ho provato sensazioni celestiali: il suo uccello si &egrave dimostrato effettivamente grande e grosso, instancabile e anche ben manovrato’ in poco tempo, sono diventata completamente dipendente dal sesso con lui, e non ...
    ... perdevo occasione per poter passare un paio d’ore tra le sue braccia.
    
    Emanuele, però, probabilmente non era preso come me, forse mi vedeva solo come la sfida del momento, e quindi sembrava rapidamente stufarsi, iniziando a chiedere sempre di più. La mia scarsa abilità nell’arte orale, poi, lo aveva infastidito oltremodo e così, nell’arco di poche settimane, mi aveva fatto capire che avrei dovuto offrirgli qualcosa di più: il mio sedere. E così successe.
    
    Ovviamente non subito, non sono una poco di buono. Prima ci fu un gran tira e molla. In quel periodo ero così partita di testa che avrei fatto di tutto per lui, ma per fortuna avevo ancora degli scampoli di lucidità in cui mi fermavo a riflettere e venivo assalita dai dubbi: innanzitutto provavo rimorso nei confronti di mio marito, già lo stavo cornificando senza farmi troppi problemi, ma il mio sedere l’avevo promesso a lui! Cosa avrebbe pensato (e fatto) una volta constatato che il mio buchino non era più vergine? Questo mi metteva paura e un po’ mi bloccava, inoltre c’era il fatto che ormai conoscevo le misure di Emanuele e se ancora non mi ero decisa ad accogliere dietro il pisello modesto di mio marito, di certo non potevo decidere a cuor leggero di farmi aprire da quel grosso cazzo.
    
    Emanuele però dimostrava di sapere il fatto suo: mi incitava e mi faceva venire voglia proprio mentre ero più indifesa, ovvero mentre mi scopava.
    
    Mi riempiva con quella spada, iniziava a darmi colpi sempre più decisi e aspettava che io ...
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