1. Lo stripper e il buttafuori (enrico) (1)


    Data: 26/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    ... dentro passando davanti alla porta di ciascuno di quelli, ma non vedo nessuno. Da quello in fondo, però, fuoriesce un cono di luce. Sbircio e vedo lo stripper di spalle, leggermente chinato verso lo specchio intento a struccarsi. Lui si accorge di me e fa di nuovo un mezzo sorriso. Quindi, alza una gamba e la appoggia sulla toletta. Inarca la schiena e di nuovo le sue chiappe si schiudono mostrando lo string. Poi getta via il disco struccante e afferra il filo del tanga e lo sposta di lato, ancorandolo alla natica.
    
    Adesso il suo buco si vede molto bene: sembra che stia pulsando e si stia aprendo. Intanto, lui appoggia entrambe le mani contro lo specchio ed, estratta la lingua, lo lecca con lascivia.
    
    Il suo anello si dilata e la mucosa inizia a formare due vere e proprie labbra, come quelle di una vagina. Il rosa purpureo dell'apertura del suo retto contrasta con il nero satinato della sua pelle, ancora lucida di olio.
    
    Quel culo così slabbrato e palpitante desidera essere scopato, non ho dubbi, e il mio uccello si è fatto duro in men che non si dica nelle mie mutande e comincia a farmi male mentre preme contro la cerniera dei jeans. Apro la porta ed entro. La richiudo alle mie spalle e avanzo verso di lui. Mi inginocchio e affondo la faccia tra quelle grosse natiche nerborute. Tiro fuori la lingua e la immergo nella sua mucosa. Un lungo sospiro riempie il camerino: il troione risponde all'ingresso del mio organo nel suo sfintere. Percorro tutta l'apertura e poi ...
    ... inizio a titillare le labbra.
    
    "MMMMMMMM!", muggisce lo stripper. Non sazio, avvolgo tutto l'anellino con la mia bocca e succhio avidamente. Lui mormora qualcosa in francese e rantola via via che intensifico il movimento. Una mano mi preme la testa contro il suo solco e mi costringe a rimanere lì a proseguire il massaggio.
    
    D'un tratto, le mie papille avvertono un sapore agrodolce: il troione si sta sgravando, quindi sta già godendo. I miei calzoni non contengono più il mio cazzo. Tiro giù la lampo e lo estraggo. Mi alzo in piedi forzando la stretta della sua mano, e la mia minchia si riflette, rigida e svettante, nello specchio.
    
    "Oh, mon Dieu!", esclama la puttana, e si lecca quei labbroni gonfi che io già immagino intorno alla mia asta. Purtroppo dovrò aspettare, perché lui si agguanta le natiche e mi fa capire che vuole essere immediatamente penetrato. Non devo neanche lubrificarmi, tanto è dilatato il buco. Ci appoggio la cappella iniettata di sangue e quella sparisce in un nanosecondo oltre la mucosa. Il resto della minchia fa un po' più fatica ad entrare: è solo il buco che si dilata oltremisura; lo sfintere è anche abbastanza stretto. Che stranezza!
    
    "Oh, oui! Oui!", geme il troione. Mi eccita da morire vedere la mia verga pallida che viene fagocitata da un culo nero. Il contrasto di colore mi manda in estasi. Si è abituati a vedere cazzi neri che scopano culi bianchi, ma il contrario, vi assicuro, è anche più esaltante.
    
    Mentre proseguo la mia marcia nel suo ...
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