1. Fuochi artificiali


    Data: 14/08/2021, Categorie: Lesbo Autore: Liana1989, Fonte: Annunci69

    ... la terrazza, ti ho vista allontanarti e ti ho seguita, ti dispiace?”
    
    “assolutamente no”
    
    Mentre parlavamo lo spettacolo dei fuochi erano iniziati, e lei ne era affascinata.
    
    “vedo che ti piacciono”
    
    “si molto, quando potevo andavo sempre a vedere le Fallas di San Juan a Valencia”
    
    Restarono in silenzio per un pò, nel frattempo Rosy si fece ancor più vicina.
    
    Ad un certo punto, la sua mano si appoggiò al fondoschiena di Silvia.
    
    “Liana hai veramente un bel culo”
    
    Avrebbe dovuto risentirsi del gesto e della frase volgare, invece no, si preoccupò che qualcuno potesse vedere quello che stava facendo.
    
    In fin dei conti era la direttrice del centro.
    
    Ma erano parecchio defilate, oltretutto c’era un bel cespuglio di oleandri, nessuno le avrebbe potuto vedere.
    
    Non fece nulla per sottrarsi a quella carezza, anzi.
    
    “vedo che sei sicura di quello che dici e fai?”
    
    La frase, ma soprattutto la mancanza di reazione da parte sua, diede a Rosy il permesso di infilare la mano sotto la gonna.
    
    A palmo aperto cominciò ad accarezzare le natiche, con una dolcezza che solo una donna sa fare.
    
    Le piaceva da morire quella carezza, un piccolo gemito le era uscito dalla gola.
    
    Con una leggera pressione le fece allargare leggermente le gambe, in modo da poterle accarezzare più comodamente e ampiamente, la mano partiva dal solco del culo, passando per il perineo e andando a finire sulla passera.
    
    Non so quante volte fece quel tragitto, non capiva più nulla.
    
    Dalla ...
    ... bocca uscivano solo gemiti e sospiri.
    
    “ti piace?”
    
    “si”
    
    “allora posso continuare”
    
    “Non ti fermare, ti prego”
    
    “lasciati togliere le mutandine”
    
    Non aspetto il consenso, infilò le dita nell’elastico e le abbassò, fu una cosa veloce e fulminea, Silvia l’aiutò, alzando prima una gamba e poi l’altra, le mutandine sparirono.
    
    Si è sempre chiesta dove le avesse messe, va bene, indossava un completo giacca-pantalone, ma non aveva tasche.
    
    A quel punto si mise di fianco, girando le spalle al cespuglio, in questo modo, se qualcuno, era quasi impossibile, le avesse viste, avrebbe pensato a due donne che assistevano allo spettacolo e parlavano fra loro.
    
    Avvicinò la bocca all’orecchio,
    
    “metti le mani sulla barra dello steccato”
    
    Si piegò leggermente in avanti e mise le mani come le aveva chiesto.
    
    Già sentire il suo alito nell’orecchio, l’aveva infiammata, ma quando cominciò a far entrare la lingua e allo stesso tempo mordicchiare il lobo, le gambe tremarono, ora capiva perché l’aveva fatta appoggiare.
    
    Allo stesso tempo una mano si era infilata, davanti, sotto la gonna.
    
    Cominciò accarezzando le cosce, prima da una parte, poi dall’altra, fino a raggiunse la passerina.
    
    L’altra fece lo stesso, posteriormente, prima accarezzando dolcemente le natiche, una carezza che unita a quella anteriore, mando Silvia in un luogo pieno di incredibili sensazioni.
    
    Quella donna ci sapeva fare e lo stava dimostrando.
    
    Oramai Silvia era nelle sue mani.
    
    Lentamente, ...