1. Ospitare il figlio della vicina?


    Data: 13/08/2021, Categorie: Autoerotismo Etero Autore: Viktorie, Fonte: RaccontiMilu

    ... occhi: voglio vedere le sue reazioni. Lui ha gli occhi chiusi, si gode la mia azione.
    
    Vedo che cerca di trattenersi, ansima vistosamente… Adesso &egrave mio, farà quello che voglio io. Ma prima voglio assaggiare il suo sapore. Apro la bocca e avvolgo le labbra sulla sua cappella. La sento bagnata, calda, gonfia… mi piace, &egrave delicata… Inizio un pompino a regola d’arte, tenendogli sempre l’asta con la mano e accarezzandogli il glande con la lingua.
    
    Geme, trema.
    
    Adoro avere questo potere.
    
    Sento la mia fica emettere umori che colano giù per le cosce… Adoro sentirlo in bocca.
    
    Ma lo voglio dentro. Lo faccio sdraiare, la sua asta enorme si adagia sul suo stomaco, gli salgo sopra, la prendo e la punto verso il mio sesso. E’ un momento infinito. Mi abbasso lentamente, sento la sua cappella farsi largo in me, mi penetra, mi riempie. Arrivo alla fine,mi siedo su di lui, ora &egrave tutto dentro.
    
    Altro che dildo… Sto godendo anche senza muovermi, mi riempie completamente, lo sento rigido dentro di me. Mi sembra di averlo in gola…
    
    Mi muovo, mi alzo e mi abbasso su di lui, lo cavalco. Sì, così… Stiamo gemendo entrambi, il piacere &egrave troppo forte. Ora lo sto scopando, salto ...
    ... letteralmente sul suo uccello, mi sento trafitta ma godo come mai prima. Sto per venire.
    
    “Non ti azzardare a godere… Sto per venire… Capito….?” gli intimo ansimando, mentre lo cavalco.
    
    Lui stringe i denti, &egrave al limite. Vengo. Mi sembra di svenire, mi accascio su di lui mentre sono scossa da violenti brividi… non ho fiato per gridare.
    
    Lui &egrave ancora duro, ma lo sento pulsare, devo togliermi in fretta. Mi alzo, lo sfilo grondante del mio piacere… E’ proprio bello, così lucido, dritto… Mi metto accanto a lui. “Va bene caro, sei stato bravo. Adesso ti aiuto io…” gli sussurro, e inizio a segarlo. Appena lo tocco, sento che il suo corpo si irrigidisce.
    
    Al secondo movimento della mia mano, una goccia bianca esce lentamente dalla fessura sulla punta della cappella, e scivola lungo l’asta e sulla mia mano.
    
    Lui urla.
    
    Il primo schizzo mi colpisce il seno. Eiacula ancora, sulla mia spalla. Ancora, e ancora… gli ultimi piccoli schizzi finiscono sul mio braccio, poi sulla mia mano.
    
    Il suo corpo &egrave scosso da spasmi, geme in preda all’orgasmo.
    
    “Bene sbruffoncello… Ora posso dormire, spero…” dico sarcastica.
    
    “E non fare più tardi la sera”.
    
    Chissà se mi ascolterà… Spero di no. 
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