1. Un futuro eccitante


    Data: 09/08/2021, Categorie: Cuckold Etero Autore: esperia, Fonte: RaccontiMilu

    ... Anch’io non potei evitare un terzo orgasmo e mi sentii gridare, quasi con sorpresa.
    
    Si fermò un momento, guardandolo negli occhi quasi con soddisfatto orgoglio, senza l’ombra di un pentimento, senza avvertire nemmeno un briciolo di colpa.
    
    – Sapessi quanto mi hanno lasciato dentro, Alberto! Litri! E come mi hanno sfondata! Tornando ero quasi preoccupata che tu non riuscissi più a provare piacere con me perché troppo larga per il tuo pistolino! Buffo, no? Ma non preoccuparti, ho pensato anche a te e ti ho portato un regalino.
    
    Sorrideva maliziosa, adesso.
    
    – Voglio che ti metta in ginocchio, Alberto. E che cominci a leccarmi, davanti e dietro, e che succhi, spingendo la lingua quanto più possibile in profondità, e lecchi via il misto di umori maschili e femminili mischiati insieme, così copiosi.
    
    Guardò suo marito, che era rimasto a bocca aperta. Poi poco a poco la sua espressione smise di rivelare stupore e incredulità e assunse un aspetto indecifrabile. La sua mascella parve serrarsi, il suo sguardo si fece più penetrante e mosse un passo verso di lei.
    
    Lei chiuse gli occhi, si piantò, nuda, a gambe larghe con le mani sui fianchi e protese il bacino in avanti. Avvertì le mani del marito sulle sue braccia e si preparò al momento che avrebbe cambiato per sempre la sua concezione del sesso, del matrimonio e della vita.
    
    – AAAAAAAUUUUUUGGHHHHH!!!
    
    Il grido uscì improvviso dai polmoni di Giovanna al sentirsi sollevare dal marito che se la caricò spalla ...
    ... destra, poi sentirsi portare fino alla porta di casa, scaricare bruscamente sul pianerottolo, tanto che dovette appoggiarsi al muro per non cadere, mentre sentiva la porta di casa chiudersi sbattendo alle sue spalle. Ma che stava succedendo?
    
    Cercò di riprendersi.
    
    – Alberto!?
    
    La porta blindata di casa si riaprì solo per un attimo. Giovanna vide la sagoma di suo marito stagliarsi contro la luce dell’anticamera mentre con un gesto sprezzante le gettava addosso in malo modo il soprabito che aveva indossato per tornare a casa e la borsetta.
    
    Fece per avvicinarsi a lui, notando che aveva in mano il suo portachiavi da cui stava togliendo qualcosa prima di gettarlo per terra vicino a lei.
    
    – Alberto!! – ripet&egrave.
    
    – Ti farò trovare le tue cose negli scatoloni nel box domani pomeriggio. La chiave del box &egrave ancora nel tuo portachiavi. Non chiamarmi, non telefonarmi, non mandarmi messaggi, mail o whatsapp. Non provare in nessun modo a metterti in contatto con me. Non ti voglio più vedere. Mai più.
    
    Stranamente lo vedeva diverso, così alto, così forte, così determinato, così sicuro di sé. Perché non se ne era mai accorta prima?
    
    La porta si chiuse rumorosamente, lasciandola sul pianerottolo, nuda e sola. Sent’ la chiave girare più volte nella toppa. Un suono agghiacciante.
    
    Prese il mazzo di chiavi ai suoi piedi e cercò freneticamente quella della porta blindata, accorgendosi che era proprio quella che Alberto aveva tolto e s’era tenuto. Cominciò a suonare il ...