1. Un futuro eccitante


    Data: 09/08/2021, Categorie: Cuckold Etero Autore: esperia, Fonte: RaccontiMilu

    ... desiderassero. Ho improvvisato un piccolo spettacolo per loro, togliendomi gli indumenti uno a uno, fino a restare nuda, indifesa davanti a loro, ma continuando a ballare con gli occhi chiusi solo con le scarpe tacco undici.
    
    Si fermò a leccarsi le labbra, riassaporando quel momento nella sua mente.
    
    – A quel punto ho deciso che era venuto il momento di rendere le mie fantasie, così a lungo sopite, realtà. Ho scelto due dei ragazzi presenti. Uno &egrave Giancarlo, un rappresentante di Verona e l’altro &egrave Luther, un nero del Ghana in Italia per ragioni di studio. Molto diversi da te, Alberto. Sapevo che non sarebbero stati gentili e considerati come te, ma che mi avrebbero presa con decisione, senza riguardi. Che sarebbero stati esigenti, che mi avrebbero trattata come una puttana e che si sarebbero presi il loro piacere senza nessun rispetto.
    
    – Mi hanno trascinata nella camera degli ospiti di Lucia e, appena entrata, mi sono subito buttata in ginocchio davanti a Giancarlo e gli ho aperto la zip dei pantaloni. Il suo membro &egrave sventagliato fuori ancor prima che potessi prenderlo in mano e mi ha schiaffeggiato la guancia. L’ho preso subito in bocca e ho cominciato a succhiarlo con impegno. Che meraviglia! Tu non sai cosa voglia dire avere in bocca una cosa viva e pulsante che ti riempie tutta!
    
    – Intanto, Luther mi ha presa per i fianchi e mi ha sollevata, rendendo vani i miei sforzi per tenere il cazzo di Giancarlo in bocca. I due erano già nudi, senza che ...
    ... mi fossi resa conto di come avessero fatto a spogliarsi e mi tenevano in piedi, tra di loro, come la mortadella tra le due fette di un panino. Sentivo la mazza di Luther premere contro le natiche, mentre la punta dell’uccello di Giancarlo cercava di farsi strada tra le grandi labbra della fica, già gonfie e bagnate.
    
    – Mi sono sentita sollevare. Uno mi teneva dalle ascelle e l’altro dal bacino. Poi, lentamente, mi hanno lasciato scivolare impalandomi sui loro cazzi, uno davanti e l’altro (quello grosso, Luther) dietro. Ho gridato per il dolore e per il delizioso piacere. – Mai nella mia vita mi ero sentita così piena, così riempita, così completa. Pensai che Luther mi avrebbe aperta in due, tanto era grosso il suo membro dentro le mie viscere. Sentivo i loro cazzi che quasi si toccavano, divisi solo da una sottile parete, dentro di me. Mai provato niente di lontanamente paragonabile.
    
    – Poi cominciarono a scoparmi. Duro, forte, violento, intenso, profondo. Luther mi mordeva sul collo e sulla spalla e cominciò a sculacciarmi senza smettere di sfondarmi con colpi lunghi e profondi. Giancarlo mi teneva sollevata per le cosce e mi mordeva i capezzoli con forza.
    
    – Tra dolore e piacere ero già venuta due volte, quando cominciai a sentirli ansimare più rumorosamente e a avvertire che i loro colpi si facevano più frenetici e più profondi. Chiusi gli occhi, completamente rapita dalla lussuria e mi godetti i loro orgasmi, quasi simultanei, e le loro eiaculazioni dentro di me. – ...