1. Ele


    Data: 08/08/2021, Categorie: Cuckold Etero Autore: esperia, Fonte: RaccontiMilu

    ... – Disse serafico Ele.
    
    – Quanto più grosso?
    
    – La mia naturale modestia m’impedisce di approfondire questo tema, Silvia. – Sogghignava divertito, il bastardo.
    
    – E allora fammelo vedere!
    
    – Chissà. – I due si comportavano come se io non esistessi.
    
    Chiaramente avevo perso il controllo della situazione. Ero già incazzato perché il Milan aveva perso ancora nel pomeriggio, ma questa intimità tra Ele e Silvia mi scatenava una gelosia mai provata.
    
    – Forza, Ele, non essere modesto. Tiralo fuori e fammi dare una bella occhiata.
    
    – Ragazzi, questa cosa ormai sta trascendendo. Piantiamola qui e andiamo tutti a farci una bella doccia fredda prima di andare a dormire, Ele, ti accompagno in albergo.
    
    – Hai visto, Ele? Hai fatto incazzare il moralista qui. Tiralo fuori subito e non ne parliamo più.
    
    – Se insisti…
    
    – Insisto.
    
    – Basta, perdio! Piantatela! – Come se non ci fossi. Non mi guardarono neanche.
    
    – Tu mi fai vedere il tuo e io ti faccio vedere le mie! – E cosi dicendo cercò di togliersi la t-shirt sfilandosela dalla testa. Io mi alzai cercando di impedirle di farlo, ma Ele mi fermò con un braccio. Io persi l’equilibrio e finii per cadere vergognosamente sul sedere. Nessuno fece caso a me e Silvia si slacciò senza ostacoli il reggiseno rimanendo nella gloria della sua perfetta nudità superiore.
    
    – Allora, giovanotto? Che ne dici delle mie tette? Non male, no? e adesso fammi vedere il tuo, maledizione!
    
    Ele si avvicinò a lei con un sorriso. Nessuno si ...
    ... accorgeva di me e quando cercai di alzarmi, con un piede, Ele mi ributtò a terra. Poi le prese i perfetti seni con le mani abbracciandola da dietro.
    
    Avrei potuto fare di tutto.
    
    Avrei potuto prendere un martello nello sgabuzzino e ammazzarli tutt’e due a martellate.
    
    Avrei potuto andarmene sbattendo la porta.
    
    Avrei potuto urlare, minacciare, rompere tutto’
    
    Invece rimasi l’, seduto sul pavimento, a bocca aperta, incredulo per quanto stava succedendo. Quella era la donna che avrei dovuto sposare nel giro di tre mesi!
    
    Ele si slacciò la cintura e si abbassò i pantaloni.
    
    – Vieni, piccola, vieni a vedere la proboscide di Ele l’Elefante!
    
    – Mamma mia! Non stavi scherzando! Non ho mai visto niente del genere! E’ una mostruosità! Non riesco neanche a chiudere le mie dita intorno a lui! E’ Bellissimo! Osceno e bellissimo! Il doppio di quello di Marco!
    
    Non è vero, figurati! Ma volevi spaccare il capello in quattro, a quel punto?
    
    Rimasi seduto, paralizzato dall’orrore, sperando che le cose non peggiorassero più di così.
    
    Invece peggiorarono.
    
    Vidi come al rallentatore la ragazza che avrebbe dovuto diventare mia moglie di lì a poco inginocchiarsi davanti a Ele, prendergli il cazzo con le due mani e portarselo alla bocca, cercando invano di infilarselo tutto e manifestando una straordinaria adorazione verso l’anatomia del mio ex amico.
    
    Io pensai che non avrei più potuto baciarla sulla bocca. Mai più.
    
    Ele venne, a un certo punto. Spruzzando il suo sperma ...
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