1. Ele


    Data: 08/08/2021, Categorie: Cuckold Etero Autore: esperia, Fonte: RaccontiMilu

    Stavo mangiando un panino al bar in via Gallarate insieme ai miei colleghi quando, chi ti vedo? Ernesto!
    
    – Ele, vecchia puttana! Sei proprio tu!
    
    – Marco? Cosa ci fai qui?
    
    – Orpo, quanti anni sono passati? Quindici, sedici?
    
    – M’è venuto un colpo quando ho sentito quel vecchio soprannome. Nessuno mi chiama più Ele da anni!
    
    – Come si può dimenticare un vecchio compagno di liceo come te… Credevo vivessi a Trento ormai.
    
    – Infatti, ma sono qui per visitare un possibile cliente, una ditta qui di fronte, l’ABC, un produttore di materiale medico, non so se la conosci.
    
    – Ma sicuro! Guarda che combinazione, io lavoro proprio lì! Nelle vendite!
    
    – Incredibile… magari mi dai una mano: devo parlare con un certo Franco Silvani, l’incaricato agli acquisti.
    
    – Franco è un ingegnere di primissimo livello, un grande professionista, molto competente. Se lo vedo, metto una buona parola per te. Quanto rimani a Milano?
    
    – Mi fermo qui stanotte. Oggi dovrei vedere Silvani e domattina sul tardi ho in programma di fare una presentazione alla direzione generale e spero di chiudere.
    
    – Che cosa stai offrendo?
    
    – Ho messo in piedi una piccola azienda che rappresenta un colosso svedese che produce macchinari per la produzione di oggetti in plastica. Per quest’azienda mi sono indebitato fino al collo. Spero di chiudere con l’ABC, è un affare da cinque milioni. Se mi va male, le banche mi strangolano…
    
    – Ele, devi assolutamente venire a cena da me questa sera, non ...
    ... accetto scuse. Ora chiamo Silvia e organizziamo. Non ti sarai già trovato qualche gnocca, no?
    
    – Sei molto gentile, mi farebbe davvero piacere grazie. Non sapevo che fossi sposato.
    
    – Non ancora per la verità. Abbiamo in progetto di sposarci in primavera, ma viviamo già insieme da sei mesi.
    
    – E’ carina?
    
    – Vedrai tu stesso. – Sì, la mia ragazza è davvero carina e provavo un certo orgoglio a farmi vedere con lei.
    
    Silvia al telefono brontolò per l’improvviso invito, quando due giorni prima le avevo promesso che saremmo andati a teatro, quella sera. L’avevo scordato, diavolo!
    
    Alla fine acconsentì, ma mi avvertì che non avrebbe preparato niente di speciale. Sospettai che mi avrebbe tenuto il muso per tutta la sera.
    
    Quando tornai in ufficio, chiesi alla segretaria di investigare su Ernesto e sulla sua azienda.
    
    Nel tardo pomeriggio fece capolino nel mio ufficio e mi ragguagliò su quanto aveva potuto verificare. Risultava che: 1) i macchinari svedesi che proponevano erano di prima qualità. 2) l’azienda era al cento per cento di proprietà di Ernesto.
    
    L’anno prima il bilancio aveva chiuso abbastanza male e la possibilità di sopravvivere, in questi tempi di crisi, dipendeva dalla chiusura di un paio di contratti, uno dei quali il nostro, e sulla continuità del rapporto di rappresentanza con gli svedesi.
    
    S’era ormai fatto tardi e uscendo passai dall’ufficio di Franco per chiedere cosa ne era stato della riunione con Ernesto.
    
    – Mi sembra un’ottima proposta. Le ...
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