1. Ele


    Data: 08/08/2021, Categorie: Cuckold Etero Autore: esperia, Fonte: RaccontiMilu

    ... veramente? – Chiese Silvia.
    
    – Ernesto, ma a quel tempo in tanti mi chiamavano Ele.
    
    – Perché?
    
    – Solo un soprannome come un altro, Silvia. – Dissi io prima che Ele potesse rispondere.
    
    – Che cosa vuol dire?
    
    – E’ la contrazione di “elefante”. – A questo punto Ernesto mi battè sul tempo.
    
    – Elefante? Cosa c’entra?
    
    – Dài, Silvia, non insistere! Lascia perdere, sono cose di tanti anni fa… – dissi, cercando di cambiare discorso.
    
    – Da “Ernesto” a “Elefante” non si capisce come ci si arrivi.
    
    – E’ per via della proboscide. – disse Ele sorridendo.
    
    – Qualcuno vuole ancora qualcosa da bere? – dissi alzandomi nervosamente.
    
    Ma Silvia non mollava l’osso:
    
    – Proboscide? Quale proboscide?
    
    – Glielo posso dire, Marco? Non ti secca? – mi guardò con un sorriso malizioso, quasi sfidandomi a dire di no.
    
    Mi strinsi nelle spalle. A quel punto avrei fatto una peggior figura a oppormi che a lasciarlo dire.
    
    – I ragazzi della squadra di pallavolo della scuola cominciarono a chiamarmi così dopo avermi visto nudo nelle docce.
    
    – Ancora non vedo il nesso. Oh! …Vuoi dire che… Cioè è per via del tuo… Quello che voglio dire è che… No? – Silvia aveva spalancato gli occhi per la sorpresa. Finalmente c’era arrivata.
    
    – Del mio cosa, Silvia? – Ele aveva cominciato a divertirsi e a provocarla.
    
    – Il tuo… quell’affare che è grosso.
    
    – Quale affare, precisamente, Silvia? – Insistette Ele. Ormai ero irritatissimo, malgrado l’alcol e la bella serata passata fino a quel ...
    ... momento.
    
    – Il tuo grosso pene! – Disse Silvia ridendo apertamente, ormai.
    
    – Non burlarti di me, Silvia, quale pene! C’è un nome più adatto alla cosa che ho in mezzo alle gambe! Dillo, Silvia, un pizzico di coraggio!
    
    – Il tuo grosso cazzo! – Silvia era accalorata e si vedeva.
    
    – Esatto! Brava. Ed è davvero grosso.
    
    – Grosso quanto? – Chiese Silvia. Sentii che dovevo intervenire.
    
    – Possiamo cambiare argomento, per favore?
    
    – Non essere ridicolo, Marco. Non c’è argomento più interessante di questo. Quanto grosso, Ele?
    
    – Molto, molto grosso.
    
    – Quanto, Ele, in centimetri?
    
    – Non l’ho mai misurato, Silvia. – Si accomodò meglio sul divano, in modo che il suo pacco fosse più evidente. – Più grosso di quello di Marco, comunque.
    
    – Non ci vuole molto, per quello. – disse Silvia ridacchiando.
    
    – Ragazzi, porca puttana, la vogliamo smettere? E’ imbarazzante per me!
    
    Non sono certo piccolo, io. Lo so benissimo. Quindi Silvia voleva solo prendermi in giro. Certo, se mi ricordavo bene certi flash di lui nella doccia, non potevo di sicuro competere con Ele.
    
    – Allora? quanto lungo?
    
    – Non te lo dico.
    
    – Su, non farti pregare. Quanto?
    
    – Un gentiluomo non rivela queste informazioni. – Ele si divertiva un mondo e Silvia s’incaponiva sempre di più.
    
    – Prima di Marco ho avuto un ragazzo che ce l’aveva di venti centimetri. Dentro si sentiva bello grosso!
    
    – E chi sarebbe questo bastardo? – sbottai – Non mi hai mai detto niente!
    
    – Il mio è più grosso. ...
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