1. Ele


    Data: 08/08/2021, Categorie: Cuckold Etero Autore: esperia, Fonte: RaccontiMilu

    ... macchine che ci offre sono davvero di un’altra categoria e ci permetterebbero di ridurre i costi, migliorare la produttività, la qualità e la varietà dei prodotti. I miei dubbi sono invece sulle capacità finanziarie della sua società. Sono indebitati e troppo piccoli, con un portafoglio clienti esiguo. Se dovessero chiudere, ci lascerebbero nei pasticci con la manutenzione e i pezzi di ricambio. Avrebbero bisogno di un partner con soldi e strutture commerciali adeguate.
    
    Mi avviai verso casa rimuginando sulle considerazioni di Franco.
    
    A casa, Silvia mi chiese di Ernesto.
    
    – Vedrai, ti piacerà. e? davvero simpatico.
    
    – Carino?
    
    – Non chiederlo a me. So che piace alle donne, comunque.
    
    – Allora magari me lo faccio!
    
    – Non pensarci neanche! – risposi ridendo.
    
    Alle otto suonò il citofono ed Ernesto si presentò alla mia porta con due bottiglie di gewurtztraminer e un mazzo di fiori.
    
    – Entra Ele, grazie del vino, non dovevi… Ti presento Silvia, la mia futura moglie.
    
    – Piacere! Marco, come ha fatto una vecchia ciabatta come te a intrappolare una bellezza così, non te la meriti di sicuro!
    
    – Giù le mani da Silvia, eh, fa il bravo…
    
    Silvia era davvero impressionante, la prima volta che la vedevi. Aveva studiato recitazione, poi aveva avuto qualche contratto come modella senza sfondare. Ora lavorava poco, passava le giornate in palestra e negli istituti di bellezza e l’unico lavoro per cui ancora la chiamavano era quello di modella per biancheria intima, ...
    ... ma non più di quattro o cinque giorni al mese.
    
    – E che bell’appartamento che hai, guarda che terrazza! Hai fatto i soldi, eh?
    
    – Ma no, E’ in affitto…
    
    Decisi che non era il caso di specificare che la casa era della mia società, proprio la ABC, che me l’affittava per una cifra simbolica. Dell’ABC ero il maggior azionista, l’amministratore delegato e ad interim tenevo anche la direzione delle vendite.
    
    M’era andata bene, dopo l’università.
    
    Durante la cena Ernesto non perse occasione per complimentarsi con Silvia per la sua bellezza, per la sua cucina, per il suo gusto nell’arredamento.
    
    Silvia era ovviamente lusingata dalla discreta corte di Ernesto e sorrideva con simpatico interesse.
    
    Stupidamente io ero quasi contento che Silvia avesse perso il suo cattivo umore e si divertisse.
    
    Durante la cena e più ancora nel dopo cena, quando ci servimmo un ottimo Armagnac, l’atmosfera si scaldò ancora di più. Ernesto ed io cominciammo a ridere come stupidi ricordano questo o quel professore, le nottate, le bevute e soprattutto le ragazze che c’eravamo fatti. Mi ricordai che Ernesto era un donnaiolo, come me del resto, ma che lui aveva un innegabile vantaggio su di me e su tutti gli altri.
    
    Silvia rideva come una ragazzina alle nostre battute, anche lei su di giri per il vino e l’Armagnac.
    
    – Mi fa ridere essere chiamato “Ele”, dopo tutti questi anni! – A un certo punto disse Ernesto, dopo che mi ero rivolto a lui con quel nomignolo.
    
    – Perché, come ti chiami ...
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