1. E la chiamano estate


    Data: 06/08/2021, Categorie: Voyeur Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti

    ... torna in mente una frase del poeta russo Aleksandr Aleksandrovič Blok: La musica crea il mondo. È il corpo spirituale del mondo, l'idea (fluida) del mondo.
    
    Sta facendo conoscenza con quella donna semplicemente ascoltando la partitura della sua vita.
    
    Ogni buon musicista sa che per impressionare definitivamente il pubblico ha a disposizione un’arma infallibile: l’Assolo.
    
    E questo insolito concerto prevede un Assolo di voce di donna che parla al telefono.
    
    Un’aria dalle tinture azzurre e cristalline, giovane eppure in qualche modo maturo blaterare su argomenti assolutamente futili quali: la spiaggia(carina ma lontana dice lei), la crema solare(ho provato quella marca nuova), un bel tipo avvistato al bar(davvero niente male) e un programma idiota visto alla tv(una gran cazzata commenta la donna).
    
    La sua voce è impastata dalla masticazione di un boccone, probabilmente sta cenando, chissà se si è rivestita dopo la doccia.
    
    Chissà.
    
    Il brano successivo arriva una mezz’ora dopo e ha luogo di nuovo nell’abbraccio fra i due bagni identici. Lui ha continuato a seguire quei rumori come un cane fedele, è lì che aspetta, in assoluto silenzio finché, come in un sogno dorato, il concerto invisibile si scioglie in uno zampillo delicato e incredibilmente intimo.
    
    La cascata più piccola e scintillante del mondo che pare accarezzargli le orecchie e lo fa sciogliere in un brivido.
    
    Il torrente del bidè arriva subito dopo, a purificare ogni cosa.
    
    Per il Gran Finale, ...
    ... arrivano i violini. Veri, stavolta. Una qualche vecchia canzone che di colpo colora l’aria di dolci ricordi.
    
    Il signor Innocenzi si avvicina alla porta finestra, volge gli occhi verso il balcone accanto al suo e vede che la luce accesa proietta una sagoma luminosa sul pavimento. In quello schermo magico, d’improvviso, appare l’ombra di una donna.
    
    La silhouette scura si muove, sembra stia guardando il panorama ballando, da sola, sulle note di quella canzone. Ogni tanto avvicina una mano alla bocca e subito dopo, come per magia, dalla finestra esce una piccola nuvola di fumo.
    
    Il corpo appare armonioso, con forme importanti, distinguibili nei più minimi dettagli. La sagoma danzante di una donna sicuramente procace. Magari, pensa lui, indossa una tutina aderente.
    
    Ma chi è che indosserebbe una tuta aderente con questo caldo infernale?
    
    Quando l’ombra femmina chiude le persiane il nostro uomo resta solo e con quella musica ancora in testa decide di andare a dormire.
    
    Prima di chiudere gli occhi la testa di Guglielmo compone un pensiero che gli appare davvero sorprendente pur nella sua innegabile semplicità.
    
    Gli esseri umani si immergono nel sonno della notte insieme, divisi solo dalle sottili pareti delle loro case, come fosse una cerimonia collettiva.
    
    A pochi metri da lui c’è una donna, stesa nel suo letto, che sta compiendo i suoi stessi passi sulla strada silenziosa che porta al riposo. Guarda un ultima volta il soffitto, lascia che il suo corpo si abbandoni e ...
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