1. E la chiamano estate


    Data: 06/08/2021, Categorie: Voyeur Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti

    ... un velo di polvere. La carrozzeria di una Fiat 500 nuovo modello parcheggiata proprio sotto casa sua. “Toh”, esclama lui senza aprire bocca, solo questo: Toh.
    
    Poi apre il portone e inizia a salire le scale, getta uno sguardo alla porta di fronte a quella di casa sua, giusto un istante, per poi voltarsi e lasciarsi inghiottire dal calore della sua piccola abitazione.
    
    I tre tomi li ripone sul tavolo, si preoccuperà più tardi di sistemarli tra i “libri da leggere” sul proprio comodino.
    
    La casa è un forno che quasi toglie il respiro, il signor Innocenzi apre la grande porta finestra ed esce in balcone, la linea scintillante del mare azzurro taglia in due il panorama.
    
    Poi si volta alla sua destra e lo vede, il secondo punto di rosso ad attenderlo come un segnale di pericolo imminente: i triangoli scarlatti di un piccolo bikini steso ad asciugare che fanno vela col vento.
    
    Di nuovo si blocca, come dovesse interpretare un misterioso geroglifico. Nella casa accanto alla sua c’è qualcuno, probabilmente, anzi, sicuramente una donna.
    
    Quell’appartamento è disabitato da sempre, chi va in vacanza non gradisce una sistemazione così lontana dalla spiaggia.
    
    Guglielmo Innocenzi allunga il collo e tende le orecchie, un silenzio immobile gli sussurra che quella donna non è in casa in questo momento.
    
    “Mah!”, pensa l’uomo, dimostrando quanto sia poco loquace, anche dentro la sua testa. Poi rientra in casa e per un po’ si dimentica di quella buffa e inaspettata novità, ci ...
    ... sono i suoi libri da sistemare.
    
    Quando il cielo si fa buio il silenzio immobile si spezza, qualcuno sale le scale con chiacchiericcio di ciabatte da mare, apre la porta facendo tintinnare le chincaglierie di un mazzo di chiavi e sparisce.
    
    Altri passi per la casa, barrito di sedie che si spostano poi silenzio, di nuovo.
    
    Poi, all’improvviso, piove.
    
    Il cielo, là fuori, è uno specchio nero sgombro di nuvole ma qualcuno, o qualcuna, ha appena liberato lo scroscio della doccia nel bagno speculare a quello del signor Guglielmo Innocenzi.
    
    Passano i minuti, lui fa un passo.
    
    L’acqua continua a borbottare e lui fa un altro passo, poi un altro ancora.
    
    E infine, entra nel suo bagno.
    
    A pochi metri da lui c’è una sconosciuta, completamente nuda, che accarezza via la salsedine dal proprio corpo, lavandolo con schiuma bianca e cremosa.
    
    Lui questo non può vederlo ma rispondendo a un istinto quasi meccanico tira su col naso, come cercasse conferme olfattive di quell’evento così insolito che in realtà è una semplice doccia in corso.
    
    L’acqua smette improvvisamente di cantare, qualche istante, poi il suono di passi, stavolta più attutiti, evidentemente privi di qualsiasi calzatura, nudi e umidi portano quella sconosciuta in un’altra stanza.
    
    Sembra un concerto invisibile, la naturale improvvisazione jazz di una femmina che si muove libera per la casa.
    
    Il signor Innocenzi non è un appassionato di musica ma, mentre si accomoda su una vecchia poltrona a fiori, gli ...
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